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La coop Anziani 93, com’era prevedibile, è passata alle carte bollate. Del resto essendo stata bruscamente estromessa dalla titolarità di realizzare e gestire la residenza sanitaria per anziani (Rsa) non poteva che prendere cappello. Infatti si è rivolta al Tar per chiedere di annullare tutti gli atti che sono alla base della mancata firma della convenzione, previo la sospensione dell’esecuzione delle delibere in questione. Un braccio di ferro duro, ma non inaspettato. In municipio sapevano che  Anziani 93 non avrebbe gettato la spugna senza colpo ferire, ma hanno preferito correre il rischio del ricorso che sottoscrivere una convenzione che non avrebbe soddisfatto le esigenze della comunità.

E così l’amministrazione comunale ha affidato allo Studio legale Fossati-Andena di Milano l’incarico (3.000 euro) per far valere le proprie ragioni. Una causa su cui è difficile fare previsioni, ma se il Comune dovesse soccombere si troverebbe a malpartito. Il sindaco Yuri Santagostino in occasione della seduta consiliare del 16 febbraio scorso aveva detto che la proposta di Anzinai 93 non fosse di reale interesse per il Comune e il territorio. Il motivo? “Le tariffe non accessibili avrebbero rischiato di fare della RSA uno scheletro vuoto, una struttura riservata solo alle persone più abbienti in un momento di estrema difficoltà per molte famiglie. Poi il progetto sostenuto dalla precedente amministrazione si reggeva finanziariamente sulla vendita degli appartamenti residenziali a prezzi convenzionati che avrebbero dovuto essere edificati assieme alla Rsa. Ciò significa che la Rsa stessa, una volta divenuta di proprietà comunale, non avrebbe potuto essere finanziariamente autonoma. Infine la proposta della precedente amministrazione prevedeva che la garanzia per le banche fosse rappresentata dal terreno di proprietà comunale, di circa 12.000 mq, messo a disposizione quasi gratuitamente (5.000 euro/anno senza rivalutazione) per la realizzazione della RSA. Insomma il Comune si sarebbe assunto anche parte del rischio di impresa”. Troppo per non percorrere strade alternative per giungere alla realizzazione e attivazione della struttura con tariffe inferiori e agevolazioni per gli anziani.

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