Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News
Sì alla casa anziani, ma no a una struttura così come si è dibattuto in consiglio comunale. Il Movimento 5 Stelle prende posizione sulla Rsa e in questa nota che pubblico esprime le sue considerazioni. 

Il M5S valuta non favorevole la convenzione per i seguenti motivi:
– Era stata approvata in consiglio comunale lo scorso mese di aprile a ridosso delle elezioni amministrative.

– Risultava onerosa per il Comune di Cornaredo, il quale avrebbe ricevuto solamente 5.000 euro annuali come risarcimento del diritto di superficie per 60 rate e questa cifra sarebbe confluita in un fondo comune per il sostegno agli anziani.
– Oltre alla RSA, la convenzione riportava la costruzione di alloggi protetti per anziani da destinare a persone con età superiore a 65 anni. Se però questi appartamenti non fossero stati venduti entro 12 mesi dall’inizio dei lavori, sarebbero stati messi sul mercato come edilizia convenzionata.
– Vi sono già appartamenti tutt’ora disabitati presenti nella struttura comunale denominata “Il Melograno” che possono già essere utilizzati a tale scopo
– A Cornaredo infine è già presente una costruzione, attualmente disabitata, che potrebbe ospitare una struttura per anziani.

Ricapitoliamo velocemente i fatti: del progetto di costruzione di una Rsa già si parla nell’anno 2011 con la giunta di centro-destra; per questo viene eseguita una variante nel programma dei lavori pubblici 2011/2013 ed approvata con successiva delibera n. 44 del 29/09/2011 in cui si inserisce l’intervento di realizzazione di una residenza sanitaria assistenziale.
In data 15/02/2013 viene pubblicato l’avviso per la presentazione delle proposte che ha come termine ultimo il 30/04/2013. Al Comune arriva un unico progetto non corredato della documentazione prevista dall’avviso pubblico, che viene, però, in seguito integrato con protocollo n. 2639 del 24 febbraio 2014.

Con la delibera n. 26 del 19 marzo /2014 ed a seguito del completamento della documentazione da parte dall’operatore privato, la giunta comunale demanda al consiglio comunale le decisioni definitive sulla proposta protocollata, sottoponendo all’organo consiliare l’esame e l’approvazione della convenzione attuativa che prevedeva l’assegnazione di un diritto di superficie sull’area e delle varianti urbanistiche conseguenti, rinviando a successivo esame il progetto esecutivo una volta intervenuta l’approvazione da parte del consiglio comunale.
Nella seduta del consiglio comunale dell’8 aprile 2014 vengono posti all’ordine del giorno l’esame e l’approvazione della convenzione attuativa propedeutici all’approvazione e all’indizione della procedura di gara per l’affidamento mediante “project financing” della costruzione e gestione dell’opera. Emergono, tuttavia, delle incongruenze tra il PEF e la convenzione all’esame che attengono specificamente alle caratteristiche del servizio e della gestione e che mettono in discussione la congruità dell’intero impianto economico finanziario.

Con le successive elezioni amministrative del 25 maggio scorso, si insedia in Comune la nuova giunta di centrosinistra. I nuovi inquilini del municipio decidono di verificare più in dettaglio la convenzione in essere, ribadendo le perplessità emerse nel consiglio comunale del 8 aprile scorso.
Arriviamo così al 16 febbraio, anzi il 17 febbraio visto che la votazione si è svolta intorno alle ore 1.25 di notte, qui l’attuale giunta di centrosinistra approva all’unanimità una delibera che revoca la convenzione in essere, utilizzando come giustificante la clausola indicata nell’art. 18 che recita: “Nessun onere e nessun costo è messo a carico in ogni caso al Comune di Cornaredo.”
Ad oggi rimaniamo in attesa di una nuova proposta della maggioranza di centro-sinistra su cui faremo le nostre considerazioni. Avrà il nostro voto favorevole se il progetto non sarà oneroso né per le casse comunali e neppure per chi dovrà usufruire dell’assistenza, gli anziani e le persone non autosufficienti.

Lascia un commento