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L’udienza sulle vicende sedrianesi di ieri è stata lunga, intensa e con momenti di tensione, ma sui fatti locali in cui è coinvolto l’ex sindaco Alfredo Celeste non si è entrati nello specifico. Sì, perché a un certo punto è intervenuto l’avvocato Giorgio Bonamassa per chiedere al colonnello Alessio Carparelli, che dal banco dei testimoni stava illustrando com’era nata e si è evoluta l’inchiesta, circostanze riguardanti i fatti sedrianesi emersi dalle intercettazioni a  Eugenio Costantino. Il colonnello ha spiegato che sul punto si era occupato il maresciallo Scaramuzzino per cui solo lui poteva dare risposte nel merito. Da qui la decisione del Tribunale di sentire il maresciallo mercoledì 3 dicembre.

L’avvocato Bonamassa intendeva sapere se fossero state fatte indagini sul segretario comunale, che, stando a quanto detto da Costantino nelle intercettazioni, avrebbe influito in un concorso per vigile a Milano, sull’appalto per 500.000 euro a Bernate, sull’appartamento Aler in Pregnana da assegnare a un’amica dello stesso Costantino in cui coinvolgere il sindaco pregnanese per il via libera. Il tutto evidentemente per far emergere che su certe vicende le intercettazioni di Costantino sono state prese per buone e per altre invece no. Sulle intercettazioni in cui Costantino parla di aver dato una mano a Vittuone per far vincere il centro-sinistra nelle elezioni del maggio  2012 non si è fatto cenno, ma sarà un tema della prossima udienza.

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