stataleforum Don Stefano Frigerio, parroco per 31 anni della parrocchia San Pietro in San Pietro all’Olmo, è deceduto. Ieri, lunedì 22, nel giorno di Santa Maria Maddalena, apostola della Resurrezione di Gesù, dopo aver celebrato con gioia e riconoscenza il suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio, è entrato nel santuario del cielo per celebrare l’eterna liturgia. Le sue spoglie in attesa dei funerali riposano nell’ospedale “di Circolo” di Rho. Don Stefano, 75 anni, -è vero- non stava molto bene, ma si pensava che potesse riprendersi. Intanto stasera, martedì 23, alle 21, si terrà una veglia di preghiera nella chiesa di San Pietro all’Olmo, mentre la celebrazione eucaristica esequiale si terrà domani, mercoledì 24, alle 10, nella chiesa parrocchiale sanpietrina. La funzione sarà presieduta da monsignor Renato Corti.
Dopo la celebrazione don Stefano verrà condotto per la tumulazione nel suo paese natale di Calvenzano (Bg). La comunità pastorale “Santi Apostoli” di Cornaredo, pur nella circostanza imprevista, ringrazia Dio per il suo ministero, e insieme ai suoi cari familiari lo affida alla misericordia di Dio che premia i suoi servi fedeli. Don Stefano dal 1° settembre 2011, a seguito alla sua richiesta di continuare a svolgere il suo ministero sacerdotale in maniera meno impegnativa e con minori responsabilità per motivi di salute, era stato accolto nella comunità dei Padri Oblati di Rho. Risiedeva nel collegio del Santuario della Beata Vergine Addolorata e svolgeva in incarichi pastorali a servizio della comunità.
Dopo la celebrazione don Stefano verrà condotto per la tumulazione nel suo paese natale di Calvenzano (Bg). La comunità pastorale “Santi Apostoli” di Cornaredo, pur nella circostanza imprevista, ringrazia Dio per il suo ministero, e insieme ai suoi cari familiari lo affida alla misericordia di Dio che premia i suoi servi fedeli. Don Stefano dal 1° settembre 2011, a seguito alla sua richiesta di continuare a svolgere il suo ministero sacerdotale in maniera meno impegnativa e con minori responsabilità per motivi di salute, era stato accolto nella comunità dei Padri Oblati di Rho. Risiedeva nel collegio del Santuario della Beata Vergine Addolorata e svolgeva in incarichi pastorali a servizio della comunità.