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La Carovana antimafia dell’Ovest Milano non demorde e chiede di incontrare il prefetto per esprimere le sue preoccupazioni sulle note vicende che hanno coinvolto il Comune di Sedriano. All’iniziativa hanno aderito consiglieri comunali sedrianesi e non, provinciali (Massimo Gatti) e regionali (Giulio Cavalli e Francesco Prina) e sindaci (di Vanzago, Pregnana, Settimo Milanese). Intanto il prossimo 10 gennaio scadranno i termini di custodia cautelare del sindaco Alfredo Celeste per cui potrebbe essere rimesso in libertà prima dell’eventuale incontro in prefettura e quindi spiegare nelle sedi istituzionali la sua posizione e le scelte che intende fare.

Tuttavia nella lettera inoltrata al prefetto Gian Valerio Lombardi è stato sottolineato che il sindaco è “agli arresti domiciliari dal 10 ottobre 2012, con un’accusa di corruzione che coinvolge personaggi, Eugenio Costantino e Silvio Marco Scalambra, sottoposti a custodia cautelare in carcere per il reato di associazione di stampo mafioso”. Non solo. “Gli uffici comunali di Sedriano sono stati più volte perquisiti da carabinieri e Guardia di finanza che hanno requisito documentazione, anche dopo gli arresti del sindaco”. 

Secondo la Carovana antimafia, “nonostante questo contesto l’amministrazione comunale sedrianese seguita a manifestare l’intenzione di non dimettersi, determinando una situazione di sostanziale paralisi dell’attività amministrativa del Comune e rendendo conseguentemente indispensabile e urgente un provvedimento in grado di ridare efficienza e dignità all’Istituzione più vicina ai cittadini. A ciò si aggiungono inequivocabili avvertimenti ed intimidazioni di stampo mafioso indirizzati a chi negli ultimi mesi si è esposto a denunciare il connubio mafia-politica a Sedriano e non solo. Lo scorso 20 dicembre 2012 una busta contenente un proiettile è stata recapitata alla redazione del periodico locale L’Altomilanese. E’ ormai acclarato che i tentativi di infiltrazione mafiosa riguardano tutto il Nord Italia e gran parte della ricca provincia di Milano. Oltretutto l’apertura dei cantieri di Expo 2015 costituisce un indubbio polo di interesse per le attività della criminalità organizzata nei territori del nord ovest Milano di cui Sedriano fa parte a pieno titolo”. 
Abbastanza, sempre secondo la Carovana antimafia, di “verificare la possibilità di superare, anche con opportuni provvedimenti preventivi e cautelativi di contrasto alle infiltrazioni mafiose, quali lo scioglimento, questa pericolosa ‘impasse’ istituzionale”.

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