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Sarà stata l’ottusità della burocrazia o altro con la maschera della burocrazia, certo è che l’edicola “Al palo” è stata sfrattata. 
Sì, proprio sfrattata, perché la titolare del chiosco Tiziana Sangalli a causa del mancato rinnovo della convenzione da parte del Comune si è ritrovata in un battibaleno senza edicola e lavoro. 
La storia di ordinaria burocrazia è questa. L’originaria convenzione prevedeva che alla scadenza del contratto (2008) il Comune sarebbe entrato in possesso dell’immobile. 

L’edicolante o in vista della scadenza si è attivata per il rinnovo. E così è stato avviato l’iter che sembrava una semplice formalità. 
Invece alla fine si è rivelata un’amara sorpresa. 
L’edicolante, recatasi nel settembre 2011 in municipio per chiedere notizie, apprende che la documentazione relativa alla convenzione era stata smarrita. La malcapitata non si è persa d’animo: controllando le sue carte ha trovato copia dei documenti smarriti che ha consegnato fiduciosa in municipio. 
Il 27 dicembre l’inaspettata doccia gelata: la lettera del Comune che le intimava di lasciare il chiosco e di consegnare le chiavi alla fine del mese. 
Un duro durissimo colpo. Tuttavia il Comune non le ha chiuso la porta in faccia. Infatti le ha proposto di riaprire l’edicola in un altro negozio, ma l’edicolante valutando fra affitto e acquisto degli arredi troppo onerosa l’operazione, ha rinunciato. E così lo sfratto che sembrava un’eventualità remota è diventato realtà.

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