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I contagi e i decessi nella Rsa “Il Gelso” suscitano polemiche e puntualizzazioni. La società AV Vittuone Srl, ente gestore della Rsa, invia a Stataleforum (per inciso non è testata giornalistica, come è ben descritto ed evidenziato nella disclaimer) una lettera con una lunga premessa in cui sostiene che il post risulta, a suo giudizio, “tendenzioso e destituito di qualsivoglia fondamento e volto a creare panico e preoccupazione sia negli attuali degenti che nei loro familiari”. Tuttavia spiace che le sue argomentazioni non siano state accompagnate da  numeri per avere uno scenario esatto e incontrovertibile in merito a contagi e deceduti, che a Vittuone (inteso come paese), stando ai monitoraggi sanitari, sono notevoli  rispetto alla popolazione. In ogni caso Stataleforum pubblica volentieri le precisazioni dell’ente gestore della Rsa in relazione al suo operato in struttura nel corso dell’emergenza sanitaria.

1. la RSA dopo lo scoppio dell’epidemia, come risulta negli atti tempestivamente comunicati all’organo di vigilanza (ATS), si è puntualmente e scrupolosamente attenuta – anche per quanto concerne la comunicazione dei dati relativi allo stato di salute dei propri ospiti – alle indicazioni operative man mano fornite dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute, dalla Protezione Civile e dalla Regione Lombardia provvedendo anche a richiedere una specifica consulenza specialistica ad un noto primario ospedaliero infettivologo. Dunque nulla di quanto è accaduto e sta accadendo all’interno della struttura è mai stato tenuto nascosto. Al contrario la RSA, in piena trasparenza e nel rispetto delle normative vigenti, ha costantemente tenuto (e tuttora tiene) perfettamente aggiornato il proprio organo di vigilanza (ATS); 
 2. la RSA, in tutti casi di decesso dei propri degenti avvenuto in struttura, ha rigorosamente rispettato le normative nazionali e regionali di polizia mortuaria provvedendo tempestivamente a tutte le necessarie certificazioni e relative comunicazioni (anche in ordine alle specifiche cause di morte come accertate dai sanitari) sia ai parenti che ai Comuni di residenza del deceduto e all’ente di vigilanza (ATS). Pertanto, anche i dati relativi ai decessi così come quelli sanitari degli ospiti, in assoluta trasparenza sono stati sempre tempestivamente comunicati alle autorità competenti. Trattandosi peraltro di dati pubblici gli stessi sono direttamente accessibili da chiunque vi abbia interesse presso tali istituzioni e, per ottenerli, non occorre certo rivolgersi alle agenzie funebri locali.

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