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La mozione di sfiducia per mandare a casa sindaco e giunta a vedere i numeri che intercorrono fra maggioranza e opposizione appare più una forzatura, un atto velleitario che altro. Ma l’obiettivo è creare clamore, screditare davanti all’opinione pubblica gli amministratori e magari catturare defezioni nella maggioranza da aprire una vera e propria crisi. Insomma un’iniziativa politica che può segnare pesantemente il cammino dell’amministrazione comunale. A offrire all’opposizione (Forza Italia, Lega) l’occasione per passare alla controffensiva è stata l’ex assessora Elena Comerio , che peraltro ha firmato la sfiducia, con il suo racconto sul modo come è stata allontanata dalla giunta. “Comerio – si legge nella mozione di sfiducia – nel suo intervento ha svelato “fatti gravi che hanno coinvolto assessori della giunta Bonfadini. Fatti che, travalicando questioni politiche ed entrando nella sfera personale, hanno danneggiato e offeso l’assessore Comerio anche di fronte ai dipendenti comunali. Comerio ha ribadito come non fosse l’unica all’interno del gruppo di maggioranza che richiedeva chiarezza, ma l’unica fra gli assessori, e dunque il sindaco ha ritenuto che per dare stabilità alla giunta l’unico modo era ritirarle le deleghe”. Da qui la considerazione che “permangono ancora più dubbi sulla scelta del sindaco, visto che, da parte dell’allora assessore Comerio non c’è mai stato un voto contrario di giunta che potesse formalmente avvallare quanto esposto dal sindaco nella sua comunicazione”. E allora perché Bonfadini l’ha messa alla porta? “Il sindaco ha revocato le deleghe ad un assessore probabilmente perché non in grado di coordinare l’operato della giunta tra le scelte politiche e i personalismi che mai possono condizionare le decisioni amministrative. Atto grave che crea un precedente pericoloso per fa stabilità e il proseguo sereno della legislatura. Se veramente uno o più assessori hanno un potere perfino superiore al sindaco, come può il sindaco serenamente governare il Comune nel ruolo di buon padre di famiglia?”. Infine l’appello ai “consiglieri comunali di non continuare a subire tutto questo e di compiere un atto propositivo verso i cittadini di Vittuone ponendo fine a un vuoto amministrativo, dal momento che il sindaco e la sua giunta in questa legislatura abbiano dimostrato più volte la loro inefficienza amministrativa e la conseguente incapacità di produrre scelte politiche concrete. La situazione si è palesata ancor più gravemente nell’ultimo consiglio comunale del 25 luglio scorso”.

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