Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News

Volevano cancellare l’area feste e chi l’aveva realizzata (giunta Celeste) dalla memoria cittadina con assurde recinzioni in nome della sicurezza a rischio (?) e per di più agendo in giudizio contro l’impresa costruttrice, il progettista e il collaudatore. Il proposito a distanza di tempo si è rivelato un potente boomerang, che, oggi, obbliga gli ex amministratori pentastellati a mettere mano al portafogli per rimediare al danno erariale a cui la Corte dei Conti li ha condannati. E sì, gli ex amministratori della giunta Cipriani sono stati condannati a rifondere il Comune. L’entità della somma da restituire all’ente non è nota, ma è certa l’ingiunzione a pagare, seppure, a quanto pare, in modalità ridotta. L’attuale amministrazione Re, che avrebbe potuto eccepire sulla considerevole riduzione dell’importo, non ha avuto nulla da ridire. Così gli ex amministratori se la caveranno con poco, ma resta scolpita la lezione, anche a futura memoria, che lo spirito di rivalsa non paga, anzi causa danni personali e collettivi come gli accadimenti evidenziano. L’area feste lasciata degradare sino all’inverosimile e gli ex amministratori sanzionati per il danno erariale. Non è il massimo, ma tant’è. Ma come mai la Corte dei Conti è intervenuta? Quel che è certo l’ex sindaco Alfredo Celeste nell’ottobre 2018 aveva inoltrato un esposto per danno erariale, con dovizia di particolari, alla Corte dei Conti sulla gestione della vicenda da parte dell’allora giunta Cipriani. Un silenzio di quasi 6 anni, ma alla fine per così dire i nodi sono venuti al pettine.

Lascia un commento