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La scuola italiana è laica (e non confessionale) e deve perciò rispettare solo le leggi dello Stato. Ma delle scuole, stando alle polemiche che si sono registrate in queste ore, volendo essere per così dire politicamente corrette hanno pensato di adottare misure per venire incontro agli studenti musulmani, che digiunano dall’alba al tramonto in rispetto alle loro convinzione religiose.

L’aspetto più singolare è che né studenti né famiglie si sono mai preoccupati di chiedere esenzioni o agevolazioni. Del resto essendo un precetto fondamentale della loro religione sarebbe strumentale e illogico che invocassero una qualche concessione. Sono le scuole che in nome di una fraintesa integrazione e scarsa conoscenza del mondo islamico rinunciano alla laicità di cui dovrebbero invece essere espressione. Non sanno che i ragazzi che incominciano a praticare il digiuno sono orgogliosi di farlo, perché dimostrano di saper reggere alla sete e alla fame. Un allenamento iniziatico alla vita.

Per esempio tenere la scuola chiusa a Pioltello per festeggiare la fine del Ramadan (10 aprile) è assurta agli onori mediatici e alle critiche più dure per la sua scelta, che è stata intanto bocciata dall’Ufficio scolastico regionale. Infatti il consigliere  regionale Silvia Scurati (Lega) è insorto gridando all’islamizzazione dell’Italia.

“Chiudere una scuola per festeggiare il Ramadan – tuona Scurati – è una scelta inaccettabile che va contro il principio stesso di integrazione, a meno che non lo si voglia leggere al contrario: ovvero che gli italiani si devono integrare alle tradizioni e alle feste islamiche. Mi domando se il prossimo passo di questa scuola ‘modello’ sarà quello di fare lezione in lingua araba. Chi straparla di atto di civiltà, integrazione e antirazzismo non si rende conto che azioni come queste spalancano la porta all’islamizzazione del nostro Paese, come già sta avvenendo nel resto d’Europa, lasciando campo libero a chi pretende, apertamente, di imporre usi e costumi del mondo islamico nel nostro Paese. La Lega è e sarà sempre contro a questa visione sbagliata e pericolosa di integrazione”.

Aggiornato.

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