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Certo che è singolare introdurre un nuovo regolamento con l’evidente scopo di limitare la durata degli interventi e quando un esponente della minoranza chiede sul bilancio di passare subito alla dichiarazione di voto, incredibilmente levarsi qualcuno dalla maggioranza gridare che così si sarebbe mancato di rispetto ai cittadini. Succede quando le regole sono state pensate a geometria variabile. La curiosa circostanza è andata in scena nell’ultima seduta consiliare dell’anno. Siccome la nuova segretaria, abitando fuori provincia, a inizio di seduta aveva chiesto ai consiglieri di essere succinti negli interventi per far sì che i lavori non finissero tardi ed evitare così di viaggiare nel cuore della notte con rischio di nebbia e strade ghiacciate. L’invito è stato preso sul serio dal consigliere Alfredo Celeste, che ha proposto, essendo stati sviscerati nei punti precedenti Imu, Irpef, tariffe, lavori pubblici e così via, di passare direttamente alla dichiarazione di voto, poiché non si sarebbe sottratto nulla alla discussione. Ma la consigliera Laura Saracchi è insorta scandalizzata, poiché, a suo dire,  sarebbe venuto meno il rispetto ai sedrianesi. Risultato? Celeste ha fatto un intervento di 20 minuti in cui ha sottolineato che il bilancio era “utopico e utopistico”, oltre il tempo impiegato per la dichiarazione di voto. Parole travisate dall’assessore Anna Lisa Crivellaro. Ma, a parte questo, la seduta si è allungata e con essa anche l’invito della segretaria ignorato.

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