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L’amministrazione comunale respinge le accuse dell’opposizione sulla chiusura delle strutture pubbliche. “Noi lavoriamo nell’interesse dei cittadini, non per fare propaganda o autocelebrazione. Vogliamo rispondere alle esigenze dei cittadini di Vittuone in modo strutturale, con risultati durevoli nel tempo”. In questa frase è sintetizzata la posizione dell’amministrazione comunale di fronte alle critiche delle minoranze, che hanno presentato al consiglio comunale un’interrogazione, una mozione e un ordine del giorno, la prima sulla chiusura del centro sportivo “Sandro Pertini”, gli altri due sulla chiusura di alcune strutture comunali.

Di fatto i gruppi di minoranza hanno rilanciato la campagna contro le chiusure di strutture comunali decise o subite dall’Amministrazione, non prendendo atto né di quello che l’amministrazione stessa sta facendo per superare dette situazioni, createsi negli ultimi anni a causa della pandemia, né delle difficoltà economiche conseguenti, dei mancati introiti che influiscono in modo pesante sul bilancio, né dell’aumento dei costi dei materiali. Nuove situazioni che hanno reso molto complicato supportare e mantenere strutture che si trovavano già in condizioni di conservazione difficili e comunque economicamente non sostenibili. 

Il problema si presenta nello stesso modo gravoso anche per Comuni ben più grandi di Vittuone. Nello specifico, facendo riferimento al centro Sportivo Mike Bongiorno, è sotto gli occhi di tutti che in diversi comuni le piscine sono state chiuse per l’insostenibilità della gestione durante e dopo la pandemia, a causa della crisi, o addirittura del fallimento delle società che le gestivano.

Rispondendo all’interrogazione delle minoranze sulla chiusura del centro sportivo Pertini, il sindaco Laura Bonfadini ha spiegato come si sia arrivati a questa situazione.

I motivi sono tanti e partono dal 1999 (anno di rilascio di parere favorevole da parte della commissione provinciale di vigilanza) fino ad arrivare ad oggi. Nell’avvicendarsi di diverse amministrazioni comunali e responsabili di settore non sono state concluse le istruttorie relative agli atti autorizzativi.

Dopo la scadenza della Convenzione con Accademia Calcio Vittuone, nel 2017 è stato bandito un concorso per l’assegnazione della gestione, ma è andato deserto, poiché l’unico partecipante ha presentato una proposta “condizionata” (in pratica imponeva delle condizioni non possibili all’amministrazione) e quindi non accoglibile. A seguito di ciò, per assicurare la continuità dell’attività, veniva concessa proroga al gestore uscente Accademia Calcio Vittuone fino al 31/12/2019. Questo nelle more dell’individuazione, attraverso un nuovo bando, di un nuovo operatore economico che potesse gestire il centro. Segue una proroga di fatto, prima con l’amministrazione Zancanaro e a seguire con la gestione commissariale.

Fin dal suo insediamento l’amministrazione Bonfadini senza indugio ha cercato una soluzione per regolamentare la gestione e garantire la fruibilità dell’impianto alla collettività.  Per tale ragione non è mai stato interrotto il dialogo con la società per definire e risolvere la situazione debitoria (oggi è superiore a 50.000 euro) che la società stessa ha maturato negli anni nei confronti dell’ente. Accademia Calcio di fatto si è così preclusa la possibilità di un legittimo affidamento della gestione.  

Il 26 marzo 2023 si è sviluppato al centro sportivo un incendio causato da una friggitrice a gas installata abusivamente dal gestore sotto la tettoia esterna del bar. Dopo questo evento, per il quale sono intervenuti i Vigili del fuoco, l’Ufficio Comunale Preposto ha intimato in data 28/3/2023 il ripristino delle parti danneggiate dall’evento e diffidato, oltre che vietato, al gestore l’utilizzo degli impianti, del gas e dei quadri elettrici installati irregolarmente sotto la tettoia. 

L’ufficio ha richiesto anche l’immediata messa in sicurezza dell’ambiente esterno ed il rilascio delle dichiarazioni di conformità degli impianti del bar e della tettoia, documentazione presentata dal gestore e attualmente agli atti del Comune. In seguito il gestore è stato diffidato dall’utilizzo degli impianti e della rete gas.

Il sopralluogo dei vigili del fuoco del 27 settembre 2023 ha rilevato varie irregolarità causate dal gestore, al di là dell’insufficiente documentazione relativa alle norme antincendio. A seguito del verbale di sopralluogo, in cui si diffidava sin dall’immediato l’esercizio dell’attività sportiva, è stata emessa da parte del sindaco l’ordinanza di chiusura (atto dovuto). Al fine di adeguare l’impianto all’attuale normativa, l’amministrazione comunale si è prontamente attivata con tecnici specializzati in normative antincendio per procedere il più rapidamente possibile alla definizione, presentazione ed approvazione del progetto esecutivo di adeguamento, ha assunto l’impegno di spesa di 165.000 euro ed ha previsto un ulteriore stanziamento di 60.000 euro.

La questione delle strutture pubbliche chiuse era al centro della mozione e dell’ordine del giorno dei gruppi di minoranza. Questa la situazione e le azioni in corso:

Il teatro Tresartes. All’insediamento di questa amministrazione era già chiuso in quanto mancava delle condizioni di sicurezza necessarie. Il teatro è stato trascurato negli anni, con scarsa manutenzione, mancato aggiornamento alle normative di sicurezza e utilizzi qualche volta “disinvolti” rispetto all’integrità del teatro stesso e delle sue attrezzature. A riprova dello stato di degrado della struttura si ricorda l’allagamento avvenuto il 20 agosto 2021. L’Amministrazione ha già affidato nel corso di quest’anno gli incarichi necessari per affrontare i problemi più urgenti. Le prove degli impianti sono state effettuate per arrivare in tempi celeri alla riapertura in sicurezza della struttura, previo ottenimento delle certificazioni necessarie. Sarà disponibile per consentirne l’utilizzo da parte di scuole e associazioni, mentre si cerca di trovare un gestore che possa riqualificare il locale anche dal punto di vista strumentale e impiantistico.

Il centro polifunzionale Piero Hertel (detto “il bocciodromo”). È una realtà praticamente ingestibile, altamente energivora e utilizzata, quando era in funzione, da poche persone. Un assurdo, se si pensa che venne realizzata con una spesa di € 1.500.000 euro e demolendo parte dell’adiacente centro sociale. 

Le attuali condizioni per riaprire il bocciodromo devono tenere conto del costo stimato delle utenze, che è di almeno 100.000 euro all’anno se si vuole consentirne un’apertura continuativa. Per questo va ripensato un uso più ampio e allargato alle necessità delle diverse fasce di età. L’Amministrazione comunale intanto prevede un bando per riaprire un bar nei locali del centro sociale, accessibile anche da via Milano e che potrebbe essere più attrattivo per l’utenza dato lo spostamento del mercato nell’area antistante.

Centro sportivo “Mike Bongiorno”. Anch’esso realizzato sotto l’amministrazione Tenti, ma aperto dall’Amministrazione successiva, dopo ulteriori opere dovute a difetti costruttivi e impiantistici. Impianto sovradimensionato in termini volumetrici ed enormemente vorace dal punto di vista energetico. Il vecchio gestore, che poi ha rinunciato durante la pandemia, aveva chiesto un contributo annuale di 200.000 euro per le spese energetiche di gestione e voleva porre la manutenzione straordinaria a carico del Comune. Altri potenziali interessati alla gestione hanno declinato proprio a causa della insostenibilità economica della struttura. 

La soluzione prevista dalla prime valutazioni appare quella di un partenariato pubblico-privato – project financing – leasing. Gli incontri durante il corrente anno hanno portato ad una proposta, avanzata da un gruppo di società, che è tuttora in corso di approfondimento.

Contrariamente a quanto affermato dalle minoranze, il poliambulatorio comunale è in funzione nella palazzina di via Gramsci, con il centro prelievi e i servizi infermieristici.  Questo grazie al fatto che, dopo i problemi del passato, dovuti alla mancanza di redditività, che avevano visto l’alternarsi di società nella gestione, è stata attivata una convenzione con operatore. Presto l’attività del poliambulatorio sarà trasferita nella palazzina di via Zara, appositamente riqualificata anche dal punto di vista energetico e con una migliore gestione degli spazi.

La mozione è stata dunque respinta a causa del voto contrario dei consiglieri di maggioranza per il carattere politicamente “provocatorio” della mozione stessa, finalizzata a portare avanti una campagna diffamatoria contro l’amministrazione. L’amministrazione sta perseguendo l’obiettivo di aprire le strutture comunali attualmente chiuse, ma alla cittadinanza vittuonese devono essere consegnate sicure e sostenibili e non nello stato in cui sono state trovate da questa amministrazione. 

Infine, per quanto riguarda l’ordine del giorno su “ricadute sociali, problemi economici e d’immagine” conseguenti alle chiusure, il sindaco Bonfadini ha ricordato come, oltre a quanto già risposto, l’Amministrazione si sia mossa concretamente per potenziare il sostegno alle scuole e le iniziative culturali che coinvolgono anche le scuole. Si stia adoperando per recuperare i mancati pagamenti degli affitti delle case comunali,  per più di 280.000 euro, e abbia in corso cause per l’escussione delle fidejussioni per il fallimento della società che ha costruito il centro commerciale edil centro sportivo “Mike Bongiorno” (escussione mai richiesta dalle amministrazioni precedenti). 

Senza dimenticare il fallimento della società promotrice della convenzione urbanistica relativa al Programma Integrato di Intervento approvato nel 29 luglio del 2008, società che presentò garanzie fideiussorie di un soggetto non abilitato a rilasciarle agli enti pubblici, eppure accettate dall’amministrazione Tenti.

Inoltre l’attuale amministrazione, guidata da Laura Bonfadini, ha già operato numerosi interventi per la messa in sicurezza e il recupero di Villa Venini, grazie a finanziamenti ottenuti dalla Regione, e sta elaborando la variante generale del piano di governo del territorio per adeguarlo all’attualità. 

Questa amministrazione vuole rispondere alle esigenze dei cittadini di Vittuone in modo strutturale con risultati durevoli nel tempo, al contrario di quanto accaduto con qualche amministrazione precedente dedita alla propaganda” ha ribadito Laura Bonfadini, concludendo che “Nei fatti i cittadini di Vittuone pagano ancora oggi le scelte autocelebrative dell’amministrazione Tenti e l’inconsistenza dell’amministrazione Zancanaro. Quando si parla di danni di immagine bisognerebbe che le attuali opposizioni guardassero a casa propria, perché di quelle scelte portiamo ancora le conseguenze”.

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