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Come ogni anno le sezioni Anpi del Coordinamento del Magentino, agli inizi di settembre, si danno da fare per celebrare la memoria dei loro martiri partigiani trucidati dai fascisti nei pressi della Certosa di Pavia la sera del 31 agosto 1944. E oggi, sabato 11 settembre, una carovana di auto si troverà alle 9 in Piazza del Seminatore per recarsi in località Cassinino di Pavia dove, alle 10.30, le delegazioni Anpi presenti (ci saranno anche alcune Anpi milanesi) ricorderanno  i partigiani Poldino Fagnani di Sedriano e Paolo Garanzini di Milano che furono assassinati dai fascisti quella maledetta notte del 31 agosto 1944 e abbandonati sul ciglio della Statale  dei Giovi. Dato il traffico intenso di auto la celebrazione avverrà lungo la pista ciclabile che si trova proprio di fronte al cippo che ricorda i due partigiani. Poi verso le ore 11 ci si recherà a Torriano (Pavia) dove furono assassinati altri 3 partigiani nella stessa notte, tra cui vi era Pierino Beretta di Corbetta. I cinque partigiani finirono in carcere a San Vittore nei primi di agosto in seguito ad una vigliacca spiata fa parte di un giovane di Corbetta, renitente alla leva, che si nascondeva nel bosco di Riazzolo, e quindi conosceva di vista i veri partigiani della Brigata Garibaldi, di cui era commissario politico un sedrianese, Carlo Chiappa.

Poldino Fagnani era un sottotenente della Marina, che dopo l’8 settembre 1943, torno a casa e scelse di combattere assieme i partigiani che operavano nella Valle del Ticino. Una sera decise di tornare a trovare la mamma, nella loro casa di via Garibaldi 4, ma una spia aveva avvisato la polizia fascista. che all’alba del 10 agosto 1944 lo venne a prelevare e lui cercò invano di fuggire. Fu portato in carcere e torturato perché facesse i nomi dei suoi compagni. Non li fece e i fascisti decisero di assassinarlo. Portati fuori da San Vittore con un camion vennero uccisi e abbandonati sulle strade. La mattina del 1° settembre 1944 i partigiani di Pavia andarono a prendere i corpi e Poldino, che non aveva documenti, venne sepolto a Pavia sotto falso nome. Solo dopo la Liberazione del 25 aprile 1945 una partigiana pavese, che aveva conservato un lembo di stoffa del giubbino di Poldino con la scritta “Sisti Sedriano” andò alla ricerca della sartoria Sisti, con una foto di Poldino. E fu cosi’ che il nostro paesino venne a sapere dov’era finito questo ragazzo di 22 anni che tutti davano come internato in Germania. E così il 17 giugno 1945 si celebrò a Sedriano il funerale vero di Poldino, cui partecipò, addolorata, tutta la gente di Sedriano. Per questo ogni anno l’Anpi si reca, ai primi di settembre, nei dintorni di Pavia per ricordare il sacrificio dei ragazzi partigiani. 

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