Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News

Alfredo Celeste

Curiosa e bizzarra l’idea che coltivano in municipio sulla partecipazione dei cittadini nelle scelte che riguardano la comunità e la vita dei cittadini. E sì, perché solo a cose fatte si preoccupano di coinvolgere, a loro modo, i cittadini, come stavolta, sulla nuova gestione dei servizi di igiene ambientale. Qual è la ratio di una scelta simile se già è stato deciso tutto? Addolcire la pillola, sollevare polveroni? Intanto ieri sera è andata in scena la riunione pubblica organizzata dall’amministrazione comunale con appunto il tema della nuova raccolta differenziata dei rifiuti, che prenderà il via il prossimo 2 agosto. C’erano pochi sedrianesi e in gran parte addetti ai lavori. Un flop e non poteva essere diversamente. Alfredo Celeste, candidato sindaco della lista civica “Noi con Sedriano e Roveda”, che era presente e ha duramente rimbeccato il sindaco uscente Angelo Cipriani, ha manifestato forti perplessità e riserve sull’affidamento del servizio a Asm in tre punti. Quali? 1) Non è stato motivato l’affidamento in via diretta all’azienda Asm, utilizzando il cosiddetto “house providing”, e non è stato spiegato perché questa scelta straordinaria ed eccezionale abbia impedito il passaggio al mercato libero con una gara d’appalto pubblica di carattere europeo. Eppure si tratta di lavori per cinque anni e per oltre 7,5 milioni di euro. La gara pubblica avrebbe permesso la scelta fra le ditte migliori e super attrezzate che avrebbero offerto uno sconto contrattuale notevole, beneficiando la nostra bolletta di pagamento. 2) Ci saremmo aspettati per questo, migliorie e fantastiche novità del nuovo servizio rispetto a quello passato, aggiudicato invece con gara pubblica: macché! Oltre a qualche macchinario nuovo di zecca e il ritorno al passato con l’ingresso all’ecocentro con tessera sanitaria, le uniche novità sono i bidoncini bianchi per la raccolta della carta, qualche ora in più dell’ecocentro e il servizio raccolta di ingombranti a domicilio a pagamento per euro 35 (peraltro già esistente in precedenza a euro 25), un distributore automatico di sacchetti e un eco compattatore. 3) Allora sorge spontanea la domanda: la nostra bolletta e la nostra tassa subiranno almeno una diminuzione? Nemmeno questo è pensabile. Anzi si avrà per effetto dell’art 14 del contratto di servizio un probabile aumento in più di anno in anno (“I corrispettivi negli anni successivi al 2021 potranno subire variazioni anche in funzione dei costi di eventuali rinnovi del CCNL applicato e di eventuali rilevanti variazioni del costo degli smaltimenti e/o dei ricavi provenienti dai Consorzi di filiera. Inoltre i corrispettivi negli anni successivi al 2021 saranno annualmente assoggettati all’adeguamento Istat, se positive”) e, sicuramente, l’aumento lo avremo anche dopo i primi due anni per le cosiddette spese comuni (“quota parte costi assicurativi, costi di telefonia, costi di manutenzione sede, materiale vario di consumo, consumi interni, spese di comunicazione e informativa agli utenti, oneri bancari, spese di vigilanza e pulizia sede, spese di noleggio, ecc”). Quindi perché si è scelto questo affidamento? Perché non si sono fatte analisi di comparazione con altre società dello stesso genere in “house providing”? Perché si è affidato il servizio senza gara a una società che opera sui rifiuti solo dal 2015 e solo su due Comuni (Santo Stefano Ticino e Robecco?). Perché, soprattutto, non si è fatta la convenientissima e trasparente gara pubblica? E già, domande senza risposte, mentre i costi sono destinati a lievitare. 

 

Lascia un commento