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Il gruppo Io amo Bareggio non si è scordato delle criticità che, a suo giudizio, gravano sul territorio. E con Gianfranco Colombo le riporta alla pubblica attenzione. Anzitutto Colombo trova strano che a ridosso del Fontanile Nuovo, sito di importanza comunitaria, insista un elisoccorso che sorvola continuamente anche a raso la risorgiva. E  il rumore e l’inquinamento causato non sono, a suo dire, così leggeri. Non solo. La sua attenzione è rivolta anche alla cava Bergamini su cui pare essere calato il silenzio. Colombo ricorda che durante la passata amministrazione è stata sottoscritta una convenzione tra l’amministrazione comunale e il cavatore per regolamentare l’autorizzazione a scavare di cui già disponeva.  La convezione, a suo giudizio, è stata siglata per “limitare i danni” o per meglio dire per assicurare una serie di benefit alla comunità bareggese che sopporta disagi da anni. La convenzione poneva a carico del cavatore, oltre al contributo per metro cubo scavato, degli obblighi per mitigare il disagio come la realizzazione della pista ciclabile dal canale scolmatore alla rotonda della Cascina Bergamina, il rifacimento periodico del manto stradale soggetto al passaggio di decine di autotreni pesanti al giorno ecc. Ma, a suo dire, queste cose non si sono ancora viste. Da qui la sua domanda: qual è lo stato dell’arte dal momento che le operazioni di escavazione procedono al ritmo serrato (i proventi previsti a bilancio sono passati da 17.500 euro a 70.000). E ancora come mai l’attuale amministrazione in carica ormai da tre anni, non istituisce, come le precedenti, la commissione cava? Una  ragione più che sufficiente che in municipio si  sbrighino a istituire la commissione. La cava -afferma Colombo– è un problema del paese ed è giusto che ci sia la vigilanza di tutti, senza polemiche: il nostro territorio è importante e il contributo e la sensibilità dei rappresentati della popolazione è essenziale.

 

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