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Ma la mensa scolastica soddisfa genitori e utenza? La domanda non è retorica, anzi è d’attualità sulla scia del menu che viene proposto. Ed è Valentina Ceccarelli, una sedrianese che è attenta alla vita politico-amministrativa cittadina, a porla ai genitori.  Vuole sondare il grado di soddisfazione delle famiglie per capire il gradimento. Ma dal suo punto di osservazione nota che il menu lascia a desiderare.  “Pasta, pasta in bianco, pasta con tanti nomi ma sempre pasta… niente minestre, niente legumi, secondi precotti o surgelati, frittate che vengono lasciate lì ed è, da tempo, risaputo il loro destino, non un’ombra di pesce o carne che si possa, dignitosamente, definire tale… E’ davvero soddisfacente? Ogni volta si chiede alle famiglie di aspettare, ora c’è da aspettare l’esito del ricorso al Tar della seconda azienda che ha partecipato al bando, ma aspettare cosa?”. Una situazione, a suo giudizio, che va avanti da tanto, da troppo tempo. E si chiede se con un menu simile non sia giusto abbassare le quote da pagare? Lo sarebbe e come, ma in municipio non sono evidentemente così sensibili. Ma Ceccarelli va oltre e chiede al decantato nutrizionista a cui fa appello l’amministrazione Cipriani per giustificare i menu, cosa ne pensa di tutto questo? E la commissione mensa? E l’opposizione? Sono certa -afferma- che la colpa per Cipriani, anche in questo caso, sia delle precedenti amministrazioni… 

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