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“Ora sappiamo che non è stato un esperto a dare indicazioni sugli abbattimenti effettuati”. Bareggio 2030 non ci sta e chiede un’assemblea pubblica per discutere sull’opportunità di varare un serio piano di manutenzione di parchi, aree e opere pubbliche. Ecco la sua presa di posizione. A seguito della pubblicazione dell’elenco degli interventi di “manutenzione” avviati nell’ultimo periodo dall’amministrazione comunale, in tanti ci hanno segnalato che gli abbattimenti effettivamente attuati sono ben superiori alle 68 piante indicate. Ad essi vanno infatti sommati i numerosi abbattimenti al Parco Arcadia e l’abbattimento dei quattro tigli in fondo alla via Falcone, vicino alla rotatoria con la via Monte Grappa. Siamo quindi purtroppo giunti alle 95 piante eliminate, un’altissima percentuale di queste (circa il 70%) totalmente sane e tagliate alla radice perché non ritenute idonee al contesto in cui erano inserite. Abbiamo chiesto che venissero resi pubblici i criteri tecnici adottati per giustificare la scelta di abbattimenti così rilevante. Ma ora sappiamo che non esiste alcuna relazione da parte di un agronomo o altro esperto in materia, a seguito delle risposte ricevute con l’accesso agli atti da parte di un consigliere comunale di minoranza, Flavio Ravasi. L’amministrazione comunale ha volutamente optato per un approccio approssimativo effettuando l’appalto di manutenzione del verde (per un importo di 78.000 euro) e ha deciso di eliminare piuttosto che intervenire con adeguate potature e/o con altre eventuali azioni che avrebbero potuto evitare la scelta fatale. E’ altresì molto probabile che chi con disinvoltura e spavalderia si è sostituito al parere di un esperto per effettuare la scelta, “candidamente” pensa che poi si metteranno a dimora piante ritenute più adatte ma senza assolutamente considerare che saranno necessari diversi anni prima di potere eguagliare i benefici ambientali (assorbimento inquinanti, produzione di ossigeno, abbattimento delle polveri sottili, contenimento del calore estivo, miglioramento del paesaggio e del benessere psichico) garantiti in precedenza dalle piante eliminate, come d’altro canto ci ha ben evidenziato il dottor Daniele Zanzi, agronomo di fama internazionale, in un recente incontro. Considerato che il taglio delle 40 piante di via Falcone di 30 anni di vita, completamente sane, è avvenuto perché la Società Terna ha scritto al Comune dicendo di controllare che venisse rispettata la distanza di sicurezza dall’elettrodotto che le stesse piante mascheravano, ripubblichiamo la foto che evidenzia le distanze in essere prima degli abbattimenti. E se si fosse ritenuto, ma sarebbe stato opportuno scriverlo in atti ufficiali da rendere pubblici, che la distanza dalla fascia di sicurezza non era garantita, ci si chiede per quale motivo non si è scelto di potare anziché tagliare alla radice? Serve ancora oggi firmare la petizione, visto che nonostante  le quasi 800 adesioni (ognuna delle quali genera una mail anonima al sindaco). L’amministrazione comunale non prende in considerazione i cittadini? La risposta è sì, perché non possiamo accettare che comportamenti così irresponsabili passino nel dimenticatoio e che i cittadini vengano “informati” la domenica sera dal sindaco, con una comunicazione sulla propria pagina Face Book, dell’avvio del massiccio intervento di eliminazione completa delle piante di via Falcone per la mattina successiva. Chiediamo a gran voce che venga convocata nel breve periodo un’assemblea pubblica, a cui invitare le associazioni e i cittadini, per un fattivo confronto sul piano di manutenzione del verde anche con riferimento all’appostamento di 210.000 euro di risorse comunali per la sistemazione straordinaria dei parchi, nel piano delle opere pubbliche e che si blocchino immediatamente gli abbattimenti, almeno per evitare che si arrivi a quota 100. firmate la petizione. Il verde pubblico è patrimonio di tutti i cittadini. https://www.change.org/SalviamoGliAlberiDiBareggio

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