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Forse nessuno avrebbe potuto immaginare una messa in scena così sgangherata e pasticciona  come quella mandata in onda dai dirigenti locali, provinciali e regionali leghisti. Sì, perché sono riusciti nell’incredibile impresa di “bocciare” un candidato (Alfredo Celeste) che aveva già rinunciato alla proposta di guidare il centrodestra alle prossime elezioni amministrative nella riunione di venerdì 19, poiché non aveva ricevuto le garanzie richieste. Una tragicomica sortita che nessuno mai avrebbe potuto concepire sia per la caratura politica degli attori leghisti in campo che per il fatto che erano state le stesse forze del centrodestra a proporre a Celeste la candidatura. Invece è accaduto l’impensabile per la gioia degli altri concorrenti-avversari, che adesso gongolano e fantasticano traguardi insperati. Intanto a finire nell’occhio del ciclone per l’opinione pubblica cittadina è la Lega sedrianese, che guarda caso non è stata mai coinvolta nelle trattative. Ma tant’è…

Intanto Celeste per fare chiarezza sulla sconcertante vicenda rende pubblici i passaggi che ha compiuto e che dimostrano che l’uscita della Lega è tardiva e assurda. In data 23/02/2021 ho inviato un messaggio personale ad un dirigente provinciale della Lega che ho sempre stimato. Ecco il messaggio: “Ciao XXXX” il comunicato sulla mia candidatura non vi fa onore. Non mi sono mai proposto, ma anzi voi e le altre forze politiche mi avete chiesto di guidare il centrodestra. Avevo già declinato la vostra proposta per non aver ricevuto le garanzie richieste e, quale conferma di quanto dico, avevo inviato un comunicato stampa lunedì 22/02/2021, antecedente al vostro (23/02/2021). Sisti (coordinatore locale) sicuramente ti avrà informato di questo. Quindi il problema era già risolto e il vostro comunicato in essere è solo un modo per colpire la dignità di una persona. Che io sia usato per rimediare a un contrasto vostro interno è qualcosa di riprovevole e, lasciamelo dire, ignobile. Dopo aver subito di tutto e risultato alla fine integro, onesto e inattaccabile oltre che incorruttibile, nessuno potrà mettere mai in dubbio questo. Credo che tu capirai meglio degli altri i sentimenti che si provano in queste situazioni. Ti saluto cordialmente Alfredo Celeste.  Ma come è potuto accadere l’inverosimile? E’ lo stesso Celeste a darne spiegazione. Tutto -spiega Celeste– è nasce dal comunicato che il neo segretario regionale della Lega on. Cecchetti ha diramato per indicare, smentendo clamorosamente i suoi riferimenti locali, che “sono un candidato che non compatta”. Come si può constatare così come può essere testimoniato anche dai giornalisti interessati, il mio comunicato antecedente a quello “superleghista” è stato trasmesso. Il giorno prima ed era chiaro e netto: “avevo sciolto la riserva e non accettavo l’incarico perché le garanzie che avevo richiesto non c’erano”. E cosa fa il neosegretario regionale, dopo appena pochissimi giorni del suo insediamento (16 febbraio)? Invece di preoccuparsi della Regione Lombardia, dove è forza rilevante di maggioranza, per difendere il presidente Fontana dagli attacchi scomposti e dalle accuse ingiuste sui “camici fantasma”, di difendere dagli innumerevoli attacchi ingiustificati l’operato della giunta lombarda per la gestione della violenta pandemia che ha colpito la terra lombarda più di ogni altra, invece di pensare a sostenere la valida e capace neoassessore Letizia Moratti per la gestione delle vaccinazioni e altro, di preoccuparsi degli attacchi violenti nei riguardi dei vari indagati e condannati ingiustamente del suo partito, di smentire l’accusa di sparizione di milioni, di sostenere il suo segretario nazionale dalle inconsistenti accuse di “sequestro di persona”, di sostenere i nuovi neoministri leghisti del governo Draghi in questo grande ruolo di responsabilità, di pensare ai poveri commercianti e ristoratori ormai allo stremo se non all’indigenza, di pensare a suggerire proposte per il superamento di questo orribile momento che ci attanaglia, l’onorevole neo promosso coordinatore, invece, si preoccupa di Sedriano, piccolo comune di 12.000 abitanti (peraltro di competenza della segreteria provinciale), e della mia persona. Perché questa gaffe colossale, visto che la mia rinuncia era stata già comunicata ai dirigenti locali già da venerdì 19 febbraio? Nessuno lo ha informato o, comunque una volta informato, doveva per forza far passare questa comunicazione? Forse per mandare un messaggio di forza al suo interno aduna parte colpevole di avermi proposto quale candidato sindaco? Indotto in errore da qualche folletto-consigliori malefico? Misteri della cosiddetta nuova politica. L’on. Cecchetti è una vecchia conoscenza di Sedriano: è stato lui infatti ad inaugurare, in qualità di vicepresidente del consiglio regionale, come dalla foto, il nuovo funzionante e, finalmente, regolato ecocentro di Sedriano, nel marzo 2010 in mia compagnia/sindaco. Vuoi vedere che quella giornata gli è rimasta così impressa (un freddo incredibile) ed ancora emozionato per l’affetto e l’abbraccio così grande ricevuto da tutti noi, si sia voluto interessare nuovamente di noi? In bocca al lupo segretario.

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