Ma perché persiste il silenzio sui canoni concessori che l’azienda 2i Rete Gas Spa avrebbe dovuto versare nelle casse comunali da un bel po’ di tempo? Sinistra di Sedriano non molla la prese ed è tornata alla carica per cercare di dissipare le spesse ombre che avvolgono la vicenda, che ha in palio alcune centinaia di migliaia di euro. Non proprio bruscolini. E per dipanare la matassa è partita dal consiglio comunale del 26 aprile 2018 in cui avvalendosi del question time ha ricevuto la seguente informazione. “Sono stati consultati dei legali, di aver valutato le azioni da intraprendere, di aver fatto la variazione di bilancio per conferire l’incarico e quindi agiremo nei confronti di 2i Rete Gas affinché ci corrisponda il canone previsto”. SdS ritornando a oggi sottolinea che a distanza di quasi un anno il silenzio sulla ‘faccenda’ è sepolcrale.
“Poiché -aggiunge- nella stessa sede, quale giustificazione (sia del mancato introito, sia della sua mancata richiesta) ci viene riferito che, sempre testualmente: ‘solo successivamente è uscita un’interpretazione della legge finanziaria 2017… e che avremmo potuto introitare’. Quindi tutto definito? Se questa ‘interpretazione’ aveva chiarito i presupposti giuridici per i quali i canoni concessori andavano riconosciuti ai Comuni, perché mai promuovere una causa? Non bastava richiederli, più o meno cortesemente a 2i Rete Gas? Tipo: con riferimento ai chiarimenti contenuti nella circolare esplicativa in merito ai canoni concessori da riconoscere… siamo a sollecitarVi il versamento del legittimo importo dovutoci quale… No, forse non è proprio così che stanno le cose. Dunque al riguardo ci spieghino, finalmente, se è stata avviata una formale contesa legale, se è ancora in corso, quali gli esiti attesi, con quale tempistica e con quali costi? Non solo a noi, naturalmente, ma soprattutto a tutti i cittadini e agli svogliati e distratti consiglieri di maggioranza e di opposizione, prima che se ne vadano tutti a casa per la scadenza elettorale ormai e, inaspettatamente, incombente. O questa amministrazione, così atipica, così efficiente, lungimirante, attenta, preparata, disinteressata, operosa e stellata preferisce, come suo solito un discreto e convenevole silenzio? La risposta la conosciamo a priori, ma per una volta vorremmo tanto sbagliarci e e porgere, ex ante, le nostre scuse. Al contrario è molto più verosimile ci pervenga prima l’esito dell’esposto da noi promosso presso la Procura della Corte dei conti”.