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La volontà dell’amministrazione comunale di dare degli indirizzi agli uffici in merito alle misure di carattere economico conseguenti all’emergenza sanitaria Covid-19 è piaciuta al gruppo Bareggio 2013. Ma il gruppo ritiene anche che in questo momento drammatico sia doveroso superare gli schieramenti tra maggioranza ed opposizione per confrontarsi su quello che si può fare. Ed è disponibile ad assicurare il proprio contributo di idee e proposte sulle misure che il Comune può mettere in campo per limitare le difficoltà che imprese e famiglie, specie le più fragili, dovranno affrontare nei prossimi mesi. “Per questo motivo -puntualizza Bareggio 2013– il 18 marzo, dopo l’approvazione del Decreto Cura Italia, avevamo segnalato, con spirito collaborativo, alcuni interventi che potevano essere subito attuati. Apprezziamo la decisione della giunta sui servizi parascolastici come trasporto, nido comunale, pre e post scuola che consente da un lato il rimborso di quanto già pagato dagli utenti e non goduto nell’ultima settimana di febbraio.
Dall’altro lato di sospendere i pagamenti in quanto una volta iscritti a questi servizi l’importo mensile è dovuto almeno per il 50% anche se non fruito, salvo per il nido per cui l’importo è dovuto per intero anche se 50 famiglie su 72 beneficiano già di nidi gratis. Per i nidi privati il discorso è invece diverso poiché possono contare soltanto sulle rette delle famiglie per far fronte alle spese di affitto/mutuo dei locali, il personale (salvo che gli venga riconosciuta la cassa integrazione) e le tasse da pagare. La sospensione del canone a carico del gestore del centro sportivo Facchetti fino al 31 maggio è, invece, disposta direttamente dal Decreto Cura Italia del Governo che prevede la possibilità di pagare poi in un’unica rata entro il 30 giugno o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di giugno. La sospensione riguarda tutti i canoni relativi a impianti sportivi pubblici”. Non è tutto. “C’è ancora tempo -affermano Max Ravelli, Stefano Capitanio, Matteo Calati e Monica Gibillini del gruppo Bareggio 2013– per reintrodurre l’esenzione dall’addizionale comunale Irpef per i redditi tra i 10 e 15 mila euro: una scelta doverosa per evitare che, in questo momento di difficoltà, i cittadini a basso reddito si trovino a pagare un’imposta che fino allo scorso anno non era dovuta. Questa misura costerebbe circa 70mila euro che si potrebbero agevolmente reperire nel bilancio 2020 con risparmi su spese programmate, ad esempio in ambito culturale e ricreativo, ma che non sarà possibile realizzare a seguito delle limitazioni decise dalle autorità o con l’uso dell’avanzo di amministrazione che ammonta ad oltre 2 milioni di euro. Il primo modo con cui il Comune può andare incontro ai cittadini con bassi redditi è quello di ridurre le tasse locali”.

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