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Le opposizioni (Gruppo misto, Insieme per Vittuone e ViviAmo Vittuone) non intendono fare da stampella alla claudicante maggioranza ed esortano il sindaco a un gesto di doveroso coraggio, ovvero dimettersi per andare al più presto alle urne. E in questa nota che ricevo e pubblico spiegano le ragioni per le quali il primo cittadino deve gettare la spugna. Il consiglio comunale di giovedì 20 febbraio, durante il quale avrebbe dovuto essere presentato il bilancio di previsione 2020-2022, ha confermato quello che sosteniamo da tempo: la maggioranza, guidata dal sindaco Stefano Zancanaro, non ha più i numeri per governare. La seduta del consiglio comunale, infatti, è andata deserta perché un consigliere di maggioranza, Gianmarco Colombo (aveva avvisato che non sarebbe potuto essere presente giovedì 20, ma evidentemente la maggioranza ha voluto sfidare l’impossibile con un atto muscolare senza la forza dei numeri [n.d.r.]), non era presente. L’amministrazione si regge su un solo voto e mancando un consigliere la maggioranza non aveva i numeri per garantire lo svolgimento della seduta. I consiglieri di minoranza, di fronte a questa ennesimo episodio, hanno deciso di non entrare in aula per non appoggiare una maggioranza ormai allo sbando.

“Non siamo la stampella della maggioranza”, è il commento dei consiglieri di opposizione. Dopo tre appelli, come previsto dall’articolo 15 del regolamento del consiglio comunale, la seduta è quindi andata deserta per l’assenza del numero legale che la maggioranza stessa non è più in grado di garantire. Il paese è immobile, la maggioranza litiga. Per il bene di Vittuone, Zancanaro dovrebbe dimettersi e far tornare i cittadini alle urne. 

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