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In agosto tutti o quasi vanno in vacanza, ma non Sinistra di Sedriano. Sì, neppure quando l’attività politico-amministrativa, già modesta in tempi ordinari, è del tutto assente, SdS non va in ferie e non perde l’occasione per mettere nel suo mirino il malcapitato primo cittadino. Infatti SdS, spigolando fra le roboanti promesse disattese del sindaco Angelo Cipriani, si lancia in una durissima reprimenda. E in questa nota che ricevo e pubblico trova che Cipriani si è incartato in “un profluvio di torrenziali chiacchiere” nella convinzione “che gli interlocutori siano degli idioti”. In data 5 aprile 2019, il sig. Cipriani fra un tripudio di nani e ballerine, fuochi d’artificio, mappe penta-dimensionali, modellini autoprodotti, squilli di trombe, rullo di tamburi ecc… ha ufficializzato come sarebbe cambiata (oltre al nome) la fisionomia del parco delle Scuole. Il vecchio monumento alla Pace, lo smontiamo e – forse- lo riutilizziamo, al Parco circondariale ci mettiamo un monumento nuovo… anzi due, circondato da uno scenografico ruscello.
Risultato ad oggi? Zero! È stata installata semplicemente un’inutile recinzione/aperta (!?!) alta più di due metri e costata 70 mila euro. E naturalmente il vecchio monumento è ancora tristemente lì, malconcio e transennato, granitica testimonianza della loro irrimediabile incapacità. Comprendiamo che il sig. Cipriani sia molto contrariato per non essere riuscito a regalare il Parcobaleno alla scuola elementare L. Fagnani tramite l’ambiguo “Bilancio partecipativo”. I cittadini hanno -consapevolmente- scelto diversamente. Butta lì, sempre Lui, che chiuderà la fatiscente e inadeguata biblioteca per rimetterla in ordine e ampliarla perché Sedriano merita ben altro. Ci informa che si tratterà di qualche settimana, ma a distanza di sei mesi è ancora inagibile e il progetto di una nuova “biblioteca di Alessandria” viene rivisto e ridimensionato. Chissà, forse a settembre e, ancora Lui, butta lì – parecchi mesi fa- la “telenovela orti”, con le motivazioni più pittoresche. Ad oggi ne sono stati richiesti (e assegnati) una quantità modesta e sarà interessante capire come andrà in porto la vicenda da poco meno di 200 – duecento- mila euro. Poi d’imperio decide di rivedere, in toto, la viabilità su tratti importanti di vie cittadine, senza alcun studio preliminare circa le conseguenze degli interventi ipotizzati, ma demandato l’incarico a professionisti di fama internazionale con esperienza pluriennale e riconosciuta. Impartendo preliminarmente, ovviamente, indirizzi e soluzioni. Poi lascia intendere che è in trattative, ormai avanzate per lo scambio sala M. Costa/Ufficio postale per misteriose utilità solo a Lui note. Una fandonia colossale. Tutto in stand by, dopo anni di studi e approfondimenti, valutazioni tecniche ed economiche ci sono ancora aspetti da determinare, vagliare, analizzare. In conclusione un profluvio torrenziale di chiacchiere e frottole ben raccontate da un imbonitore abituato a dirle grosse e a rimediare, con altrettanta disinvoltura a posteriori, sparandole ancora più grosse, pensando che gli interlocutori siano degli idioti. Gli idioti invece hanno capito da tempo chi sia questo parvenu della politica e abbiano già preso da tempo le misure per immunizzarsi dalle sistematiche patacche annunciate in pompa magna e, presto, gli daranno il benservito. Ma certo, frastornato, Lui si chiederà il perché. Ingrati!

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