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Si deve alla proposta di Brusasca se nel 2010 è stato istituito il “Bosco dei Poeti”, dedicando il primo albero ad Alda Merini, piantumato nell’area boschiva della Cascina Favaglie – Museo Contadino, Associazione Italia Nostra con il patrocinio del Comune di Cornaredo e della Pro Loco cittadina. Così il primo albero del “Bosco dei Poeti” a svettare nell’area è il “Fraxinus Excelsior – Frassino maggiore” (che ora ha dieci anni di vita). Brusasca, ovviamente, sarà presente domenica, 24 marzo, a partire dalle 16 insieme ad altri, come invita l’organizzazione dell’evento, che vorranno onorare la grande poetessa dei Navigli milanesi. Brusasca dedicherà la sua composizione “Ode dell’acqua” e reciterà anche una significativa poesia di Alda Merini “Ci sono betulle anche di notte”. L’invito è di intervenire numerosi domenica 24 marzo fin dalle 16 come richiamato dall’organizzazione dell’evento, nell’area della Cascina Favaglie San Rocco – Ghiacciaia Museo Contadino per vivere belle e sincere emozioni e ricaricarsi di energie positive e di civiltà.
La composizione poetico-lirica (Lyric Poe try) “Ode all’acqua”, dedicata dal poeta Gianfranco Brusasca ad Alda Merini, è stata insignita in Melbourne – Australia (Federazione di Stati) del prestigioso “Premio Letterario Internazionale ALIAS 2009 ” con il patrocinio, la tutela e il sostegno del Consolato Generale d¹Italia a Melbourne, dell’Istituto italiano di cultura di Melbourne, della Camera di commercio e industria italiana di Melbourne, della Victorian Multicultural Commission e del Moonee Valley City Council (Moonee Ponds) “Melbourne”, Stato di Victoria (Australia).
La poesia di Alda Merini
Recitata da Gianfranco Brusasca
Ci sono betulle
anche di notte
Tu non sai
ci sono betulle
anche di notte,
levano le loro radici e tu
non crederesti mai
che di notte gli alberi camminano
o diventano sogni.
Pensa che in un albero
c’è un violino d’amore.
Pensa che un albero canta
e ride.
Pensa che un albero
sta in un crepaccio e poi
diventa vita.
Te l’ho già detto:
i poeti non si redimono,
vanno lasciati volare
tra gli alberi
come usignoli
pronti a morire.