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Il Partito democratico fa sapere che non trema per presunte colpe nella vicenda di Villa Venini né tantomeno si fa intimidire. E rassicura “che non trema, non ha intenzione di tremare e non tremerà in futuro perché come diceva qualcuno il tempo è galantuomo e il tempo, insieme alle carte ufficiali (non chiacchiere) e alla nostra infinita pazienza riporterà a galla le verità fino ad oggi nascoste”. E passa al contrattacco. “Se avete avuto la possibilità di leggere -puntualizza il Pd– l’ordinanza appena emessa dal Comune su Villa Venini (che potete comunque trovare presso il nostro circolo) avrete sicuramente notato un particolare…. le date, quelle importanti, cioè le date delle contestazioni di rilievo da parte dell’amministrazione comunale sono tutte del 2015 e poi il nulla.
Per 2 anni e un pezzo sono stati belli tranquilli impegnati a scannarsi fra di loro a cambiare e ricambiare assessori a spostare soldi da una parte all’altra a indire consigli comunali inutili e a cercare di distrarre i cittadini con annunci ad effetto ignorando i lamenti della villa e i continui richiami (anche da queste pagine) da parte dell’opposizione e poi all’improvviso leggiamo… ‘Scoppia la bomba il Pdtrema’. Notizie di stampa della scorsa settimana parlano di un Pd che dovrebbe tremare per le problematiche che interessano la Villa Venini”. Comunque queste notizie ha già ben risposto l’ex assessore Enrico Bodini con due post che si possono  fra l’altro leggere su Stataleforum. Tuttavia il Pd invita a concentrarsi in particolare sull’ordinanza del Comune n° 15/2018 del 6 dicembre 2018 a titolo “Messa in sicurezza area cantiere compendio immobiliare denominato Villa Venini” che arriva ora.

“In questa ordinanza -osserva il Pd– vengono disposte ai lottizzanti del Bosco del Bacin ed ai coobbligati (Chanel e altri) una serie di attività per la messa in sicurezza e la ripresa dei lavori di ristrutturazione, in tempi molto stretti di Villa Venini ed ex filanda.
Nel frattempo apprendiamo dall’ordinanza del 7 luglio 2017 che una perizia redatta da un tecnico incaricato dall’attuale amministrazione comunale in ordine allo stato di conservazione dell’immobile ha evidenziato ‘numerose situazioni di pericolo statico o di degrado….’. Ci rimane da capire perché per questa ordinanza si è dovuto aspettare fino al 6 dicembre 2018 se già nel 2017 erano note le problematiche e i lamenti della villa! Una domanda…”. Ma chi allora governava Vittuone e chi ha approvato la lottizzazione? La risposta del Pd: “ai tempi dell’approvazione della lottizzazione del bosco del Bacin che comprendeva la ristrutturazione della Villa Venini la maggioranza con sindaco Tenti era composta anche dall’attuale vicesindaca Restelli e dalla Lega Nord“.

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