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| Fabio Arioldi ed Ermes Garavaglia |
Ricevo da Fabio Arioldi (Liste civiche Bareggio nel Cuore e Gente di Bareggio) e pubblico questa nota sul progetto dislessia.
“Officina delle parole” è un progetto indirizzato ai bambini e ragazzi con disturbi dell’apprendimento (DSA) certificati, realizzato a Bareggio da oltre tre anni presso il Centro Polifunzionale e promosso fino allo scorso anno dal Piano di Zona, finanziato nella prima annualità totalmente da Fondazione Cariplo, e nelle restanti due annualità parzialmente da Fondazione Cariplo e parzialmente dalle famiglie partecipanti. Quest’anno i finanziamenti di Fondazione Cariplo sono terminati, e le famiglie, insieme alla cooperativa che eroga il servizio hanno deciso di continuare nell’esperienza, grazie anche al coinvolgimento dell’amministrazione comunale che ha messo a disposizione i locali per la realizzazione del progetto.
Ho avuto modo nelle ultime settimane passate di approfondire il tema, sia attraverso il contatto con alcune famiglie che beneficiano del servizio sia contattando personalmente chi gestisce oggi il progetto. Siamo consapevoli della storia del progetto e della significativa partecipazione degli attori coinvolti, però il nostro parere è che non ci si possa fermare qui. L’assessore Bonomo ha detto in una recente intervista che il comune non può sovvenzionare il progetto causa tagli e deve iniziare a partire con le sue gambe. Tuttavia sostenere per intero il costo è un problema per molte famiglie, che hanno rischiato di dover ritirare i figli, rischio scongiurato dal supporto reciproco (anche economico) da parte di famiglie e operatori. Riteniamo inoltre che questo sia in netto contrasto con quanto dichiarato nel Dup 2019-2023 (Documento unico di programmazione) -proposto dalla amministrazione comunale e votato dal consiglio comunale)-, sezione strategica, che prevede all’obiettivo strategico 1.1.01 ”Sviluppare una comunità a misura di cittadino garantendo un’adeguata risposta ai bisogni specifici dei diversi soggetti” alla vision “Bareggio città per la famiglia e l’associazionismo” di incrementare gli interventi a supporto della genitorialità e al carico di cura per le famiglie con figli anche attraverso nuove partnership pubblico-privato oltre a sostenere le famiglie con figli in situazione di fragilità”. Sappiamo anche che attualmente le famiglie si sono mosse per aderire a un bando per cercare di abbassare/abbattere l’impatto, ma, per natura stessa del bando, non se ne ha la certezza. Per tutti questi motivi abbiamo presentato una mozione che, nel rispetto e nella valorizzazione di tutto quanto fatto fino ad ora da cooperativa, ufficio servizi sociali, amministrazione comunale e famiglie stesse, chiede di poter fare qualche cosa di più. Non si possono lasciare sole queste famiglie.