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| Ruggiero Delvecchio |
Ricevo e pubblico questa nota del consigliere comunale Ruggiero Delvecchio (Forza Italia) sulla “città chiusa in agosto”.
L’estate sta finendo… per fortuna anche a Settimo… Una città come Settimo che ha risorse economiche e sociali in termini di associazionismo e volontariato, non può “chiudere per ferie”, come se fosse una qualunque azienda commerciale. No, così non si fa, perché chi rimane in città in agosto a volte lo fa per scelta, ma spesso per necessità o peggio per impossibilità di passare anche solo qualche giorno fuori casa. Quindi il Comune che è la casa di tutti che fa? Si preoccupa degli anziani attanagliati dal caldo? Organizza per le interminabili ore di solitudine estiva sia di giorno che di sera, attività di sostegno, svago o di incontro per chi è rimasto in città?
A noi risulta che nulla di tutto ciò sia stato messo in opera e quel che peggio, nemmeno pensato sotto forma di idea o proposta per trovare associazioni o volontari disponibili ad animare qualche iniziativa in questo senso.
Ricordo quando ero bambino che durante i mesi delle “ferie dei borghesi” i comunisti organizzavano feste a tutto andare, occupavano spazi qua e là a partire da giugno sino ai primi di settembre. Poca era la politica di partito e molto spazio avevano il ballo, i giochi e la gastronomia spiccia, che attirava anche coloro che facevano finta di essere comunisti per avere la possibilità di passare qualche ora in compagnia. Non è un rimpianto ma solo un ricordo di quando c’erano meno possibilità economiche, ma più disponibilità a sentirsi comunità anche nel mese di agosto.
Aggiungo che nemmeno un monitoraggio a livello di servizi sociali delle persone in difficoltà nel comune sia stato svolto, questo a rimarcare come il sentimento dell’ognuno per sé e Dio per tutti si sia impadronito delle nostre vite.
La prossima futura amministrazione terrà presente questo vuoto istituzionale e farà ogni sforzo per non lasciare soli i cittadini di Settimo in agosto.