Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News
Che la sposa si faccia attendere è quasi un auspicio per via del tocco di suspance che con il voluto ritardo conferisce alla cerimonia nuziale. Ma che si faccia aspettare l’ufficiale civile, che deve celebrare l’unione, è un fuori programma del tutto inatteso. Eppure domenica scorsa a Casa Villa nella location del suggestivo parco Balossi, in San Pietro all’Olmo, è andata in scena la surreale vicenda. Infatti è successo che l’assessora Mary Vono, che doveva suggellare, alle 1230, le nozze, ha sbagliato orario (così si è giustificata) e si è presentata con un’ora e passa di ritardo quando sposi, parenti e invitati erano in piena agitazione per l’incredibile imprevisto. Un’atmosfera carica di tensione che cresceva minuto dopo minuto.

Una circostanza che nessuno se la sarebbe immaginata in un giorno di felicità e più che mai Simona e Stefano, gli sposi, che non vedevano l’ora di coronare il loro sogno d’amore. I tentativi di contattare Vono non sono andati a buon fine avendo il telefono staccato. La tensione, la delusione e la rabbia crescevano. Il guaio che fra gli 80 invitati c’erano diversi anziani e persone affette di diabete che sono soliti mangiare allo stesso orario per tenere sotto controllo la glicemia. Il pranzo nuziale senza che gli sposi fossero ufficialmente tali sarebbe stata una malagrazia. Una situazione assurda, paradossale che stava per far saltare le nozze. C’era chi minacciava denuncia per interruzione di pubblico servizio, chi si lamentava per l’inaspettato disservizio, chi imprecava per l’inconveniente. Qualcuno ha chiamato il sindaco Yuri Santagostino che, pur sorpreso per il contrattempo, si è subito attivato per rintracciare l’assessora, altrimenti  sarebbe stato lui a officiare le nozze. La ricerca è andata a buon fine, perché attorno alle 13,40 Vono è arrivata trafelata e si è scusata per il ritardo dovuto a un malinteso sull’orario, ma l’è stato evidenziato che era stato fissato da almeno due mesi. Un sollievo per tutti, il matrimonio si è celebrato e il pranzo finalmente consumato. Insomma tutto bene quel che finisce bene. “Spiace che un giorno tanto importante -afferma Livio Fagnani, cognato degli sposi e titolare dell’omonimo negozio di fiori in San Pietro all’Olmo- una così singolare e strana dimenticanza avrebbe potuto pregiudicare tutto. Ho manifestato il disappunto al sindaco, che s’è ripromesso di scrivere un’email agli sposi per scusarsi dell’imprevisto. Certo è che il Comune non ci ha fatto una bella figura”.

Lascia un commento