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Se il centro-sinistra con le indizioni delle primarie (2 marzo) è già proiettato alle elezioni amministrative di primavera, il centro-destra è invece inel guado. Infatti, pur intercorrendo contatti e susseguendosi incontri, non è ancora riuscito a esprimere il candidato sindaco. La singolarità è che la coalizione sussiste e pare anche che si sia pure allargata, ma curiosamente manca il candidato sindaco. Sì, perché il primo cittadino uscente Luciano Bassani che in un primo momento sembrava deciso a scendere ancora in campo, ora invece, stando a indiscrezioni, si è convinto sia per ragioni anagrafiche che di opportunità e convenienza ritirarsi dalla scena politica. Del resto -deve essere stato il suo ragionamento- è molto meglio farsi da parte per propria decisione e da sindaco vincente che magari per volontà degli elettori. Una via d’uscita onorevole e razionale, dopo cinque anni di amministrazione non proprio esaltante. In ogni caso Bassani resta nella storia politico-amministrativa cittadina per essere stato capace a rompere l’egemonia del centro-sinistra, anche se in un momento in cui il centro-destra viaggiava con il vento in poppa. Un dato di fatto che non gli si può disconoscere. Ora però nel centro-destra c’è il presente da gestire per costruire il futuro. Ovvero scegliere il candidato sindaco che sia all’altezza e faccia dimenticare con la sua credibilità, autorevolezza e capacità d’azione la scialba amministrazione Bassani. Un candidato che segni una netta discontinuità con la navigazione a vista dell’esecutivo precedente. Chi potrà incarnare il meglio del passato e la forza della credibilità del presente per competere ad armi pari con il centro-sinistra?

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