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L’idea sarebbe quella di rendere la città più sicura col pattugliamento serale della polizia municipale, ma così com’è stato concepito il progetto non convince tutti in maggioranza. Infatti in giunta gli assessori Dario Ceniti e Renato Laviani hanno votato contro l’istituzione del servizio associato con Settimo Milanese, mentre in consiglio comunale Paolo Colombo si è astenuto. Tutt’e tre esponenti di Fratelli d’Italia. La presa di posizione non è scaturita da un capriccio, ma dalla constatazione che sarebbe stato meglio trovare un accordo sindacale con il corpo per potenziare la sorveglianza serale e notturna in loco e rispondere con efficacia all’esigenza di controllo del territorio. Le sinergie, visto anche la disparità numerica dei vigili (18 a Cornaredo e 10 a Settimo), non sarebbero garantite, poiché in caso di malattia degli agenti di Settimo, si correrebbe il rischio di svolgere il servizio anche per il Comune viciniore con personale del solo corpo cornaredese.
Se accadesse sarebbe veramente troppo. Non solo. Poi l’esperienza precedente si era rivelata un fiasco e lo stesso  patto della sicurezza in atto non sta dando risultati. Una scelta che non risponde agli interessi di Cornaredo, ma tutt’al più torna utile a Settimo. L’intervento nelle intenzioni dell’amministrazione comunale è volto a garantire nelle ore notturne con una patttuglia automontata la sicurezza pubblica e scoraggiare i malintenzionati. L’obiettivo è controllare, prevenire ed eventualmente reprimere fenomeni di disgregazione sociale, i comportamenti pericolosi per la circolazione stradale, nonché di sorvegliare le zone considerate a rischio, di perseguire i fenomeni di microcriminalità e il disturbo della quiete notturna, nonché identificare e allontanare le prostitute, controllare le condizioni psicofisiche dei conducenti di autoveicoli, rilevare eventuali incidenti stradali.

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