Ricevo e pubblico questa nota della segretaria del circolo cittadino del Partito democratico sulla decisione del sindaco Colombo di svuotare di valore l’anniversario della Liberazione.
Sono anni che a Bareggio l’amministrazione continua a fare dei torti alla democrazia non curante del fatto che è per merito della democrazia che amministra il nostro paese. Lo fa in diverse occasioni, ma il 25 aprile riesce sempre a dare il meglio di sé, rovinando il sentimento di festa che rappresenta la giornata della liberazione con dei continui impedimenti e intimidazioni con aggressioni verbali e atti di sabotaggio per ogni discorso o proposta portata.
Per questo motivo, come Partito Democratico di Bareggio, dopo aver letto della notizia del lutto nazionale, ci siamo proprio chiesti cosa altro sarebbe stato possibile togliere al 25 aprile festeggiato già in maniera decisamente troppo sobria.
E alla fine, l’amministrazione ha deciso di togliere la banda che suonava l’inno nazionale e l’alzabandiera, sinonimi dell’identità del nostro paese.
Alla fine a Bareggio non si poteva festeggiare in maniera più sobria e, quindi, si è deciso di attaccare direttamente lo Stato che rappresentiamo colpendolo nei suoi simboli più importanti: l’inno e la bandiera.
Il 25 aprile, per il Partito Democratico di Bareggio rimarrà un giorno di festa e noi,con la nostra partecipazione, porteremo rispetto sia alla morte di Papa Francesco, un uomo grande nella mediocrità di oggi, ma soprattutto agli 80 anni di libertà che ci hanno resi quello che siamo. Il punto è: ma chi amministra, invece, sarà almeno presente?