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Mauro Foieni di Italia Viva interviene sulle politiche agricole che in questi giorni sono al centro dell’attenzione pubblica per via delle proteste degli agricoltori e della presenza dei trattori sono il simbolo delle loro lotte.
“Nel panorama agricolo italiano – afferma Foieni -, la tensione tra le politiche europee, l’aumento delle tasse nazionali per gli agricoltori e la mancanza di autocritica regionale delinea un quadro complesso.
Le regole europee, sebbene progettate per unificare gli standard, spesso incontrano critiche – in alcuni
casi condivisibili – per la loro rigidità come lamentano gli agricoltori italiani compressi da normative che sembrano non tener conto delle specificità locali. Una migliore comprensione di questo aspetto contribuirebbe a definire politiche più equilibrate.
Parallelamente, con l’aumento di 250 milioni di euro delle tasse nazionali per gli agricoltori italiani voluta dal governo Meloni, emerge la verità scomoda spesso trascurata di una maggioranza intenta alla ricerca di facili like. Una scelta che solleva dubbi sulla coerenza tra il sostegno continuamente ostentato al settore agricolo e le azioni effettivamente intraprese dal governo stesso.
Un aspetto critico è l’attivismo mostrato dalla Lega, teso solo ed unicamente alla ricerca di arginare
l’emorragia di consenso elettorale che la sta prosciugando in Regione Lombardia e in Europa. Mentre criticano le normative europee, raramente esaminano le proprie politiche e azioni nazionali e regionali.
Questa mancanza di coerenza mina la fiducia dei cittadini e solleva interrogativi sulla sincerità delle
recenti posizioni espresse.
Chiarezza, verità e coerenza sono essenziali per un dibattito costruttivo sulla nostra agricoltura. Senza
capacità di comprendere e approfondire e senza una comunicazione trasparente si fa solo propaganda e
non s rispondere ai problemi con soluzioni efficaci e necessarie per garantire un futuro sostenibile
all’agricoltura italiana.
Questo ci aspettiamo da tutti i livelli governativi; solo così sarà possibile rispondere alle legittime
preoccupazioni degli agricoltori e delle nostre comunità”.

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