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Il murales della discordia si è materializzato alla vigilia di Natale proprio quando in nome della ricorrenza ci si aspetta serenità e pace. E sì, il murales che raffigura Gino Strada sulla facciata di un palazzo che dà su piazzetta Dugnano ha scatenato la furia della Lega cittadina. Non l’è andato giù che si sia scelto un personaggio diviso come Strada e per di più come lascito del sindaco Yuri Santagostino, che si è dimesso sul più bello per assumere la presidenza del Cap Spa. L’ex vicesindaco Mary Vono, che magari aspira a qualcosa di più nella prossima legislatura, ha trovato che Strada , fondatore di Emergency, meriti e come il riconoscimento. Ma è curioso che a Sesto San Giovanni, Comune amministrato dal centrodestra, sia stato inaugurato proprio un anno un gigantesco murales con la faccia del medico senza che abbia avuto nulla da ridire. Che abbia influito l’avvicinarsi delle elezioni.  Ecco la presa di posizione della Lega cornaredese.

“E’ arrivato puntuale – attacca la Lega cittadina – il regalo di Natale dell’ex Giunta Santagostino: un murales politico e divisivo. Non bastasse il commissariamento in cui è piombato il Comune a causa delle dimissioni del sindaco del PD, che ha scelto un incarico prestigioso infischiandosene dei propri concittadini, ora l’ennesimo schiaffo alla città: la realizzazione di un murales politico e divisivo, deliberato dalla giunta di sinistra  prima della fuga del sindaco, con una spesa che ammonta a circa 10mila euro.

Tali risorse avrebbero potute essere impiegate per sistemare le strade, per potenziare l’illuminazione, il decoro della nostra cittadina e dei nostri parchi. E invece, la sinistra di Cornaredo ha pensato bene di sperperarle per dipingere il volto di Gino Strada sulla facciata di un palazzo.

In altri Comuni hanno iniziato ad abbellire alcuni edifici richiamando valori e radici territoriali e non certo immagini di politici usando soldi pubblici. Una cosa mai vista, che ancora una volta rende chiaro quali siano le priorità da parte di chi ha amministrato Cornaredo. Per questo intendiamo scrivere al Prefetto chiedendo chiarimenti sulla vicenda, anche alla luce del fatto che l’attuale  commissario non sia intervenuto in nessun modo in questa vicenda”.

Ciò che è accaduto dimostra che Cornaredo ha bisogno di amministratori capaci che abbiano a cuore il bene comune e non usino i soldi pubblici per osannare i propri esponenti politici”.

 

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