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Va bene realizzare piste ciclabili per interconnettere i percorsi e raggiungere Milano, ma non è una buona ragione per giustificare il taglio dei 98 pioppi in via Gandhi per il rischio di crolli e pericolo ai treni in transito. Sì, Legambiente è molto scontenta dell’operato dell’amministrazione comunale in materia ambientale e trova pretestuoso che giustifichi l’abbattimento dei pioppi con la realizzazione di una pista ciclabile. Insomma, a suo giudizio, appellarsi al progetto Biciplan di Città metropolitana come se fosse opera sua, è un maldestro tentativo per coprire il malfatto. Certo il progetto Biciplan è ambizioso, ma trova che non essendo un’opera prevista dal Comune non ci sia nulla da vantarsi. L’unica certezza – conviene – è che il mantenimento delle piante costituisce un costo oneroso che pesa sul bilancio di qualsiasi Comune e se capita l’occasione di eliminarle non ci si fa scrupoli. E come se non bastasse un’altra strage di piante è in arrivo. Stavolta nell’area del parcheggio di via Gandhi. Infatti in municipio è pervenuta l’ordinanza di Regione Lombardia che intima all’ente di concedere al personale di ERSAF, su incarico del servizio fitosanitario, l’accesso alla proprietà comunale del parcheggio di via Gandhi, per effettuare l’abbattimento di altre 53 piante per Aromia bangii, ricadenti nel raggio di 100 metri da pianta infettata. L’intervento deve essere consentito a brevissimo ed effettuato entro il 30 ottobre prossimo. L’operazione è a cura del personale ERSAF e l’amministrazione è stata coinvolta unicamente per concedere l’accesso al parcheggio. L’ERSAF si fa carico della messa a dimora, in sostituzione delle piante abbattute, di circa 32 Pyrus calleryana e di circa 3 tigli.

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