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Gli animali si possono portare in chiesa? L’interrogativo è quantomai figlio dei tempi che viviamo in cui vige l’etica del “faccio quel che mi pare” e della sparizione del buongusto. I confini fra ciò che è accettabile e ciò che non lo è si sono fatti così sottili da confondersi sino disperdersi. Il parroco don Danilo Lorini sollecitato da circostanze in cui si è imbattuto propone la sua riflessione sul tema.
- Alla porta di una chiesa in montagna leggo: “Qui i cani non entrano”. Mi dico: fino a che punto siamo arrivati!;
- una signora ha fatto da testimone di nozze tenendosi il cagnolino in braccio. Se fosse andata a un concerto alla Scala non l’avrebbero fatta entrare e nemmeno lei l’avrebbe portato;
- ho discusso con una signora perché, in occasione di un battesimo, voleva rimanere in chiesa con il cane: l’ho spuntata, con fatica;
- su una tomba leggo: “Grazie a… e anche alla mia cagnolina che mi svegliava ogni mattina…”: valeva la pena scriverlo?;
- cani al camposanto: io non li ho mai visti entrare di propria spontanea volontà, ma solo al guinzaglio del loro padrone.
Abbiamo livellato tutto verso il basso e non comprendiamo più differenze di luoghi, posti, incarichi. Dice il catechismo della Chiesa cattolica al n. 2418: “È contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. È pure indegno dell’uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali, ma non di devono far oggetto di quell’affetto che è dovuto soltanto alle persone”.
Dunque, la frase ripetuta da molti oggi “Io voglio più bene agli animali che alle persone” risulta infondata. Vi sono norme civili che impediscono l’ingresso di animali nei locali pubblici, non vi è invece alcuna norma ecclesiastica che vieti esplicitamente di portare gli animali domestici in chiesa: cosa diventerebbe la messa se tutti portassero i loro “amici animali”?
Si amino pure gli animali, ma si abbia pure rispetto dei luoghi di culto e delle persone che vogliono pregare.