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Adelio Pivetta

“Le scelte dell’amministrazione Re sono incomprensibili, obsolete, pasticciate e quel che peggio evocano pratiche in auge nell’epoca democristiana e comunista”. L’ex vicesindaco Adelio Pivetta (Lega), dopo la seduta dell’ultimo consiglio comunale, non ci sta e scaglia siluri contro gli attuali inquilini del municipio. “Investire soltanto 50.000 euro per la videosorveglianza -attacca Pivetta– è stupefacente, dal momento che la cifra non copre neppure il costo delle telecamere. Ciò significa che in municipio hanno idee confuse in materia e quel che peggio pensano di cavarsela buttando fumo agli occhi  dei cittadini con la messa in bilancio di somme irrisorie. Poi che senso ha assumere nuovo personale se non tanto per assumere senza privilegiare qualità e competenze e per di più con l’attuale organizzazione della macchina comunale fortemente deficitaria. Nulla sinora è stato fatto per migliorare le prestazioni e assicurare un buon servizio all’utenza, anzi si sono peggiorate le cose chiudendo l’anagrafe il sabato e il municipio alle 14 per 3 giorni settimanali”.

Non è tutto. “Hanno deciso -prosegue Pivetta– di istituire il mercoledì il mercato contadino (10 banchi), in piazza del Seminatore,  che sta andando in malora e contro il buon senso. Nell’area del mercato del sabato c’è una parte coperta che poteva benissimo ospitarlo, ma hanno preferito la piazza in disarmo perché realizzata dal centro sinistra e non l’altra. E dulcis in fundo la documentazione che viene consegnata ai consiglieri comunali differisce da quella che poi in aula viene utilizzata. Un modus operandi vecchio stile, anzi cattocomunista che riporta indietro la ruota della storia e l’azione politica”. 

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