Oggi è scaduto il decreto sindacale di nomina delle posizioni organizzative a capo dei settori del municipio. Ma, com’era prevedibile, il sindaco ha prorogato l’incarico sino al 31 luglio prossimo con la motivazione che la giunta comunale, avendo avviato un complesso iter di studio e revisione della struttura organizzativa per renderla più rispondente alle esigenze dell’amministrazione nel perseguimento delle linee programmatiche del mandato amministrativo, ha bisogno di ulteriore tempo per i dovuti approfondimenti. Ma, a parte l’addotta circostanza, sinora raramente si è visto un sindaco avere il coraggio e la determinazione giusti per dare una svolta alla guida della macchina comunale. Hanno sempre preferito vivacchiare che non costa né fatica né rischi. Il risultato è che a fine legislatura qualunque sia il colore dell’amministrazione eletta è uguale se non peggio di quella precedente, poiché l’apparato burocratico è sempre lo stesso, senza alcuna variazione e fantasia, anche perché non c’è alcuna competizione. Un eterno ritorno che non può dar nulla di nuovo e di più.La vicenda è tornata d’attualità per via dell’interrogazione di Valentina Ceccarelli (Gruppo misto) che l’ha ripreso dov’era rimasta. Il 17 febbraio scorso il sindaco Marco Re sulla scia dell’interrogazione del consigliere comunale Alfredo Celeste aveva evidenziato la necessità di prorogare il contratto degli apicali, scaduto il 31 dicembre 2021, per ulteriori sei mesi in modo da poter avere il tempo per valutare il loro modus operandi, gli aspetti organizzativi e l’orario di servizio del personale comunale. Successivamente un’altra interrogazione di Celeste aveva messo in luce che i dipendenti comunali terminano di lavorare alle 14 il lunedì, mercoledì e venerdì, mentre il sabato non è giornata lavorativa contrariamente a molti Comuni del Magentino.
Dal dibattito era emerso che posizioni organizzative devono ritenersi a disposizione degli amministratori, quando viene loro richiesto, anche in orario extralavorativo senza alcun compenso aggiuntivo percependo un’indennità onnicomprensiva. Ceccarelli nell’interrogazione (stasera la risposta in aula) ha chiesto quali siano gli intendimenti dell’amministrazione in merito alla prospettata organizzazione delle aree, visto che il tempo per la completa valutazione necessaria è scaduto. E se l‘amministrazione ritenga che l’attuale orario di lavoro sia idoneo per conseguire gli obiettivi prefissati e non costituisca alcun pregiudizio alla qualità dell’operato degli assessori e di conseguenza il servizio da offrire ai cittadini.