Gianfranco Brusasca, poeta, scrittore e giornalista cornaredese,in questo momento storico in cui la razionalità -per dirla con Shakespeare- vaga per le foreste, mantiene viva e potente la sua ispirazione. Ed esprime in questi nuovi versi il dolore per l’abisso in cui si è precipitati. Ritengo che la libertà -spiega- sia quella manifestazione spirituale di un bisogno umano profondo che coinvolge l’autocoscienza, quando per autocoscienza intendiamo quell’altro bisogno insopprimibile che cerca di dotarsi di uno stato di consapevolezza per maturare una coscienza di sécon lo scopo di acquisire forti capacità di orientarsi. In altre parole, maturare una forte coscienza di sé, al fine di orientarsi in un percorso di vita, richiama elevati gradi di libertà individuali e collettivi non disgiunti dall’autodisciplina. Se l’autodisciplina è assente, cioè assente è l’amore per sé stessi, la libertà non è più tale in quanto si perde il valore che costituisce il punto di riferimento che permette alla libertà stessa di esprimersi con qualità di pensieri e di azioni. Allora, a noi pare che l’espressione di uno stato di libertà non sia altro che un canto d’amore grande e purissimoche le creature terrene, talvolta, sanno esprimere, in forme diverse nei momenti più sublimi della loro vita, come espressione visibile di una forza cosmica vitale incontenibile, liberatoria, anche se misteriosa, che le stesse creature terrene portano con sé fin dalla loro nascita su questo pianeta. Questa guerra mossa dalla Federazione Russa verso l’Ucraina ci opprime.
Ci colpisce la sofferenza indicibile ed inammissibile del popolo ucraino che continua a turbarci,al di là delle responsabilità politiche e governative delle parti. Come si può fermare “lo sterminio senza motivo, senza rispetto per un popolo, senza compassione per il genere umano, ma anche con lo scempio della terra e dei suoi frutti per le città e le loro costruzioni?”, mi confida una nota architetta dei nostri luoghi, impressionato dalla ferocia raggiunta dagli umani nel 21.mo secolo. Noi parliamo di libertà, loro parlano di imperi, noi parliamo di vita e di morte di intere popolazioni… con i loro bambini… loro parlano d’imperare sui popoli. In un’epoca di grande progresso,in ordine alla globalizzazione, a noi pare che i governi dei popoli (nessuno escluso, pena la morte civile di tutti) debbano trovare, velocissimamente, motivi di assoluta e grande stabilizzazione. Pensiamo,altresì, che l’Europa debba interrogarsi… perché deve aver perso qualche occasione… forse più di una… un’Europa in ritardo… un’Europa che ha perso la memoria e la sua visione storica di difesa della Libertà.
GIANFRANCO BRUSASCA
UCRAINA 2022
Guerra e Poesia
—
CARA LIBERTÀ
… ti ho osservata
dal cuore ardente della mia terra
ed ho baciato
ineludibile attrazione,
il giorno
dei tuoi lunghi capelli neri,
tutti d’oro;
ho visto
la falena stendersi
al volare del vento della notte;
ho raccolto
il bacio del tuo profumo
sulle onde più impetuose,
incontenibili anime dei venti,
sequenze infinite
di contrazioni ed espansioni,
mentre tu mi guardavi,
da lontano,
dalla penombra del tuo roseto
cara libertà.
GIANFRANCO BRUSASCA
UCRAINA 2022
Guerra e Poesia
—
Un grido rauco, doloroso, pronunciato da una
Donna ucraina sconosciutacaptato tra le bombe distruttrici !