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Monica Gibillini

Non è piaciuto per niente alla lista civica Bareggio 2013 la decisione dell’amministrazione Colombo di rintrodurre e per di più aumentare il canone (da 20 a 40 euro) per la conduzione degli orti comunali. E contesta la misura. “Sinora ai conduttori degli orti il pagamento del canone del 2021 -puntualizza il consigliere comunale Monica Gibillini (Bareggio 2013)– non è stato chiesto e pertanto ho proposto alla maggioranza, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, di abolire il canone visto che, evidentemente, al Comune questi soldi non servono e comportano un aggravio burocratico anche per i cittadini. A confermare la non necessità del canone per il bilancio comunale è il parere dell’ufficio ragioneria del Comune e dei revisori dei conti alla proposta di abolizione, ma secondo sindaco e consiglieri di maggioranza il canone serve a responsabilizzare i conduttori degli orti”.

Ma le sue osservazioni non hanno convinto la maggioranza che ha respinto sia la proposta di abolizione che quella di mantenere il canone 2022 a 20 euro. L’introduzione di un canone (20 euro) da far pagare ai conduttori è stata introdotta dal 2020, ma per il persistere dell’emergenza sanitaria l’applicazione è stata rinviata nel 2021 e ora in corso d’anno aumentato a 40 euro. Gibillini trova che con un ufficio comunale sguarnito di dipendenti sarebbe molto meglio che in municipio ci si concentrasse su priorità ben più importanti  che, invece, incaponirsi su cose che non tengono conto della realtà del paese. Non solo. Gibillini sottolinea che  gli orti comunali di via Piave, che ha avuto modo di visitare, sono ben coltivati dagli assegnatari, prevalentemente over 65. 

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