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Il 17 marzo si è dibattuto in consiglio comunale sulla vicenda delle multe ad autoveicoli comunali senza che siano stati identificati l’autore della trasgressione. Da allora un fitto silenzio è calato sulla brutta storia, nonostante che il sindaco Marco Re avesse garantito un’indagine approfondita e completa per individuare i responsabili delle trasgressioni al codice stradale le cui sanzioni, inopportunamente, sono ricadute sulle casse comunali, cioè sulla collettività. Ma Alfredo Celeste (Noi con Sedriano e Roveda) che aveva sollevato la questione con un’interrogazione è tornato alla carica per farla cadere nel dimenticatoio. Infatti non essendogli pervenuto alcun aggiornamento in merito ha presentato una nuova interrogazione per avere contezza degli sviluppi e degli esiti della vicenda che, a suo parere, visto il tempo intercorso, avrebbe già dovuto avere un epilogo chiaro e definitivo. Invece sinora non si ha notizia di alcuna novità a meno che il sindaco nella seduta consiliare di venerdì 29 prossimo sia più prodigo di informazioni. 

Certo che se la vicenda dovesse passare in cavalleria sarebbe molto grave e costituirebbe un precedente in cui il malcostume è una pratica impunita. Da quel che è trapelato la seconda sanzione irrogata a Milano sarebbe avvenuta in orario serale e ciò mal si concilierebbe con l’uso dell’autoveicolo da parte di qualche dipendente per motivi istituzionali. Se così fosse chi era alla guida dell’autoveicolo comunale? 

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