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| Gianfranco Brusasca |
Il poeta cornaredese Gianfranco Brusasca continua ad accendere i suoi riflettori sulla tragedia che sta vivendo il popolo ucraino per l’invasione russa. “Per dire -puntualizza Brusasca– che, quando l’intelletto interpreta la realtà compiendo sforzi immaginativi orientati dalla ispirazione di un ideale di vita umano, rifuggendo dalla crudeltà e dalla spietatezza, la sensazione poetica è quella di sentirsi più vicini a Dio. Questo sentimento si prova quando non si fanno più le cose per se stessi, ma quando le cose che si dicono o che si scrivono o che si fanno entrano nel cuore e nell’anima della gente cioè di tutti noi. Questi sono, io penso umilmente, i poeti! Così -conclude Brusasca-, ci auguriamo che la poesia, di questi tempi cosi bui e precari, continui ad essere considerata per ciò che è universalmente: un incisivo e potente strumento in azione, generatore di civiltà! Così, ci pervade il pensiero più sublime, quello che ci ha ispirato nel passato e che oggi, non abbandonandoci il cuore e la mente, ispira il sentimento principe, quello della libertà.
