Il Comune ha dovuto ricorrere al debito fuori bilancio per far fronte alla sentenza in cui è uscito soccombente. Infatti nell’ultima seduta il consiglio comunale ha approvato (contraria l’opposizione) il debito fuori bilancio per adempiere al pronunciamento del Tar, che ha dato ragione alla controparte. La controversia era scattata nel febbraio 2021 quando l’ente ha ordinato a V. M. di
sospendere l’esecuzione delle opere previste dalla Cila e di ripristinare lo stato di luoghi in quanto la recinzione in progetto risulta in contrasto con il regolamento edilizio e non garantisce la più ampia visibilità da e verso l’interno. Da qui il ricorso al Tar, che ha dato ragione su tutta la linea a V. M. e condannato il Comune a rifondergli le spese di lite liquidate in 4.000 euro, oltre gli accessori di legge e il rimborso del contributo unificato versato dalla parte ricorrente per l’introduzione del giudizio per un importo totale di 6.486,48 euro. In municipio, trovando che la sentenza di condanna enuncia dei principi che oggi appaiono condivisibili e difficilmente ribaltabili in un eventuale giudizio d’appello, si sono convinti dell’inopportunità di proporre reclamo verso il verdetto per non gravare l’amministrazione comunale di ulteriori oneri accessori. E non gli è rimasto che mettere le mani nella borsa per calare il sipario sulla vicenda.