Gli sforzi dell’amministrazione comunale di individuare i responsabili della violazione al Codice della strada alla guida di un veicolo municipale si sarebbero per il momento scontrati con un incredibile impenetrabile muro di gomma. Infatti, stando alle indiscrezioni, le indagini interne avviate da sindaco e giunta a seguito all’interrogazione di Alfredo Celeste e Valentina Ceccarelli, non sarebbero approdati a nulla di concreto. Da qual che si è capito non si sarebbe risalito a chi aveva preso le multe per l’inaspettato spirito di corpo a dispetto del codice etico a cui è tenuto il personale comunale, anche se ci sarebbero sospetti sui possibili responsabili delle trasgressioni. A ogni modo tutti i tentativi di far ricordare a chi si è occupato della vicenda, da quando sono state notificate le sanzioni al pagamento delle stesse, non avrebbe prodotto risultati. Tuttavia, stando a quel che è trapelato dal riserbo dal municipio, i responsabili dei settori interessati alla questione avrebbero ricevuto una bella lavata di capo dall’amministrazione comunale per non aver identificato nell’immediatezza delle multe pervenute in municipio gli autori delle violazioni. Non è molto, ma almeno gli è chiaro che gli amministratori non hanno gradito. Certo che il modus operandi da chi doveva controllare appare più che sconcertante e preoccupante e non è una condotta di cui andare fieri. La trasparenza a questo punto rischia di risolversi in un mero optional e l’importo delle multe invece a carico dell’erario pubblico. Una beffa, ma tant’è. Ci si ricorderà a giugno nei piani alti del municipio di questi episodi allorché dovranno essere assegnati gli incarichi apicali?