Una stranezza che però è destinata ad avere risonanza pubblica per via dell’interrogazione del gruppo
Noi con Sedriano e Roveda. La vicenda sarebbe passata inosservata se i consiglieri
Alfredo Celeste e
Valentina Ceccarelli non avessero posto attenzione alla determinazione n. 71 del
1° marzo scorso indicante il pagamento di
318,10 euro per un mezzo comunale multato a Vittuone dalla polizia locale. “La documentazione -spiega
Celeste– ricevuta tramite accesso agli atti ci fa, verosimilmente, ricostruire l’accaduto, attraverso il verbale della polizia locale di Vittuone. In data
18 marzo 2021, alle 10.29, l’autovettura presumibilmente in uso all’area sport-tempo-libero lavori pubblici, violava l’art 41 del Codice della strada, ossia l’attraversamento semaforico con segnale luminoso rosso, con conducente che chiameremo ‘mister X’. Il tutto veniva notificato il giorno il
1° giugno 2021. La violazione comporta anche la decurtazione di 6 punti e la sanzione pecuniaria viene raddoppiata laddove non venga comunicato il responsabile/conducente dell’infrazione per detrarre dalla sua patene i punti di sanzione. Il negligente “mister X” (dipendente, amministratore?), solo autore e responsabile del verbale in questione, non comunicava alla polizia locale di Vittuone, entro 60 giorni, il suo nominativo. E questo ha fatto sì che il verbale, non essendo stato pagato entro 5 giorni, lievitasse da
229 euro in ben
316,30 euro per l’ulteriore inosservanza”. Ma il risvolto etico della vicenda è di un desolante squallore. “C’è tanto di poco professionale -commenta amareggiato
Celeste– in questa vicenda soprattutto da parte di “mister X”, che avrebbe dovuto pagare di tasca sua la sanzione per sua individuale responsabilità e l’occultamento dei dati, diventa ancor più grave in un senso di menefreghismo e un’impunità sfacciata ritenuta acquisita a prescindere. Chiama, se a conoscenza e consenzienti del fattaccio, in causa anche altri dipendenti pubblici. Un’etica e una morale da condannare subito e per di più essendo state messe in atto da coloro che svolgono un incarico pubblico, disvelano come le risorse pubbliche siano considerate a uso personale e disprezzate”. Da qui l’interrogazione per conoscere chi è “mister X”? Quale era lo scopo del servizio del giorno 18 marzo 2021? Ha firmato il registro di carico e scarico dell’uso di autovettura di proprietà comunale, soprattutto se diretta fuori dal territorio di appartenenza? Perché non ha pagato di tasca sua la sanzione che è unicamente frutto di una propria negligenza? Perché non ha comunicato il suo nominativo ai vigili sanzionatori come da rispetto di legge, arrecando un ulteriore danno alle casse comunali? Quale ufficio sapeva e ha acconsentito e approvato questa pratica illegale? Se, invece, l’ufficio di appartenenza di “mister X” non sapeva nulla, come si spiega questa carenza di controllo? Il versamento maggiorato negligentemente e pagato tardivamente (solo il 24 febbraio 2022), non ha suscitato nessuna richiesta di spiegazioni da parte di chicchessia? Quali sono i controlli dei responsabili degli uffici operanti sui propri componenti? E’ stata compiuta qualche azione inerente all’art 57 – Obblighi del dipendente – del Codice disciplinare? Quali azioni di reintegro della somma esborsata, ingiustamente dall’amministrazione comunale, verranno adottate? Una storiaccia che immaginiamo che gli attuali amministratori vogliano esemplarmente fare chiarezza e mettere davanti alle sue responsabilità chi abbia eventualmente sbagliato.