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Alfredo Celeste

Le case Aler di via Fagnani 110 e via 1° Maggio versano in condizioni di forte degrado. Tuttavia nessuno sembra accorgersi, nonostante l’evidente abbandono. Ma causa anche lo sgombero coattivo  di un appartamento nelle case Aler di via Fagnani 110, eseguito nei giorni scorsi da carabinieri e polizia locale, la drammatica situazione è finita sotto la lente di ingrandimento del gruppo Noi con Sedriano e Roveda, che ha presentato un’interrogazione per richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale sullo stato degli alloggi, lasciati al degrado e all’incuria dall’istituto proprietario.  Nell’interrogazione i consiglieri Alfredo Celeste e Valentina Ceccarelli chiedono all’amministrazione se conosce la situazione di degrado e di incuria descritta sommariamente e, purtroppo, non completa di quanto realmente esistente? Poi se conosce l’esposizione a pericoli e rischi di tante famiglie per bene che vogliono vivere tranquillamente la loro socialità? Se conosce il terribile stato e situazione delle case di via 1° Maggio? Se ha il dato di quanti appartamenti liberi sono attualmente presenti in ambedue le strutture? Se v’è una graduatoria esistente e come viene gestita? Se v’è la necessità di un ulteriore bando di assegnazione in programmazione? Se vi sono casi di abusivismo presenti e non risolti? Se vi sono casi di morosità che possono essere aiutati, per obiettive e riconosciute esigenze, dal nostro ufficio apposito? Se può predisporre un’ulteriore e migliore sorveglianza esterna per ordine pubblico a questi edifici? Gli interroganti si sono riservati la facoltà di approfondire successivamente la situazione delle case comunali in fronte al municipio. “Gli abitanti di via Fagnani 110 -afferma Celeste– lamentano la necessità della riparazione del cancello d’ingresso fuori uso, lasciato alla mercé del transito di chiunque e di tutti e, in special modo, di loschi figuri che compiono traffici illeciti, se non spaccio vero e proprio e che, difficilmente, per paura di ritorsioni, viene denunciato. In particolar modo, sulla via laterale che porta in piazza Gandhi/ Bennet, all’altezza del palazzetto dello sport, vi è una breccia della rete metallica dove si intrufolano soggetti malintenzionati pronti a vendere , a quanto ci segnalano, in angoli appartati, la ‘roba’. Si consideri anche la situazione disastrosa delle case di via 1° Maggio, il più delle volte destinatarie di vani annunci , più volte ripetuti, di un immediati quanto urgenti interventi con fondi già stanziati e impegnati ma mai, però, spesi. Durante la campagna elettorale nel nostro giro di comunicazione cosiddetta ‘porta a porta’ -conclude Celeste–  abbiamo verificato anche la numerosa presenza di appartamenti vuoti e in via di sistemazione, e perché ancora in attesa di assegnazione e, con la grande richiesta che proviene da parte di tanti meno abbienti e bisognosi di un tetto, questo stride con il comune sentire e con la solidarietà umana”.

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