Ci sono coincidenze che finiscono per assumere un potente valore simbolico come quella di approvare nella giornata in ricordo delle vittime di mafia il progetto di recupero di un bene confiscato in via Cascina Duomo. Infatti la giunta ha deliberato il progetto nel giorno dedicato alle vittime della mafia (21 marzo). “Si tratta -spiega il sindaco
Yuri Santagostino– di un capannone che l’Agenzia nazionale dei beni confiscati ha dato in gestione all’amministrazione comunale da alcuni mesi e che vorremmo destinare a futura sede della protezione civile”. Un’opportunità che in municipio non si sono lasciati sfuggire, anche in considerazione che la Regione Lombardia ha approvato il bando per l’assegnazione a favore dei Comuni contributi a fondo perduto sino al 50% della spesa per il recupero e l’utilizzo ai fini sociali o anche istituzionali dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.Da qui il disco verde al progetto e alla predisposizione della documentazione progettuale relativa alle opere di recupero del capannone, che però a seguito del lungo periodo di abbandono versa in condizioni che ne impediscono il pronto utilizzo. L’intervento (60.000 euro il costo) è finalizzato al risanamento di parte della struttura, alla dotazione degli impianti mancanti e relativi allacciamenti per far sì che sia idonea allo scopo, cioè a sede della protezione civile. Non solo. L’amministrazione comunale ha anche richiesto un cofinanziamento a Regione Lombardia nell’ambito del bando per l’assegnazione di contributi in conto capitale a fondo perduto sino a copertura del 50% delle spese per un massimo di 150.000 euro.