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L’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità ha recapitato in municipio diverse richieste a presentare manifestazioni d’interesse per l’acquisizione al patrimonio indisponibile dell’ente di beni immobili destinatari di provvedimento di confisca definitiva e situati sul territorio di Cornaredo. L’amministrazione comunale, constatando che vi sono beni destinati al proprio patrimonio indisponibile, ha adottato il regolamento, previa approvazione a maggioranza del consiglio comunale, per poter gestire l’utilizzo. L’obiettivo è promuovere la valorizzazione e il riutilizzo dei beni immobili confiscati alla criminalità come strumento di promozione, crescita e rafforzamento della cultura della legalità, della giustizia sociale, della solidarietà e per combattere l’emarginazione, l’isolamento e la disoccupazione. Il fine della destinazione dei beni è la promozione e lo sviluppo di strategie e politiche volte all’ascolto e alla partecipazione della collettività e dei suoi attori, nonché allo sviluppo di attività economiche. Il regolamento stabilisce che destinatari del provvedimento di concessione possono essere comunità, anche giovanili, enti, associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, associazioni di protezione ambientale, altre tipologie di cooperative purché a mutualità prevalente, fermo restando il requisito della mancanza dello scopo di lucro, nonché agli operatori dell’agricoltura sociale riconosciuti ai sensi delle disposizioni vigenti e agli enti parco nazionali e regionali. I beni sono utilizzati esclusivamente per le seguenti finalità: a) istituzionale, per la quale sono previsti  l’incremento dell’offerta di alloggi da cedere in locazione a soggetti in particolare condizione di disagio economico e sociale, attraverso bandi pubblici interni, oppure promossi dall’Ambito Territoriale del Rhodense (servizi abitativi pubblici, servizi abitativi transitori, servizi abitativi d’emergenza o housing sociale). Il soddisfacimento di particolari esigenze connesse con l’esercizio delle attività istituzionali e amministrative da parte dell’ente (apertura di nuovi servizi e sportelli territoriali, miglioramento dell’accessibilità del pubblico agli uffici comunali e ai servizi, organizzazione di eventi e manifestazioni che richiedano particolari condizioni ambientali e di sicurezza); b) sociale, il Comune promuove l’utilizzazione a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità come strumento di sviluppo e riscatto del territorio. L’affidamento del bene confiscato è finalizzato alla realizzazione di attività sociali a favore del territorio per promuovere la legalità e accrescere la giustizia e la coesione sociale, al fine di offrire opportunità di sviluppo economico e culturale e di trasformare i beni confiscati in luoghi di crescita personale e di aggregazione per la cittadinanza. Le aree di intervento sono quelle relative alle attività che possono essere svolte dagli Enti del terzo dettore (ETS) come contenuto nell’art. 5 del d.lgs. n. 117/2017 Codice del terzo settore (CTS); c) economica, qualora sia impossibile l’utilizzo nelle modalità precedenti, i proventi derivanti dall’utilizzazione vengano reimpiegati esclusivamente per scopi sociali. A tal fine, il Comune assicura la massima trasparenza sulla destinazione delle somme derivanti dallo sfruttamento economico del bene mediante pubblicazione, aggiornata annualmente, sul proprio sito istituzionale, delle azioni o progetti finanziati mediante i proventi introitati e delle dotazioni economiche assegnate.  






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