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Villa Venini è divenuta proprietà del Comune, ma lo stato di conservazione dell’immobile non è dei migliori. Infatti in municipio si sono mobilitati per intervenire e scongiurare ulteriori danni a quello già avvenuto a seguito al cedimento della copertura dei fabbricati pertinenziali nella parte ovest, dove c’erano le scuderie, della villa, complesso sottoposto a tutela dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio Città Metropolitana di Milano.  Intanto nell’ultimo consiglio comunale sono stati stanziati 300.000 euro per far fronte ai lavori che sono urgenti e indifferibili. Si tratta, come riscontrato da apposito sopralluogo, di mettere in sicurezza il manto di copertura del tetto pertinenziale della villa tramite operazioni di puntellamento delle strutture sottostanti e lavorazioni. I lavori sono stati affidati alla ditta TET Costruzioni Triaca Srl, già operante in cantiere con attrezzature e maestranze idonee ai lavori in questione, sotto l’alta sorveglianza dei tecnici incaricati per la progettazione, direzione lavori e coordinamento sicurezza, verificati a consuntivo dai medesimi tecnici.

L’impresa  si è impegnata a eseguire gli interventi con tempestività entro  120 giorni naturali e consecutivi. L’amministrazione ha nel frattempo partecipato al bando regionale per ottenere un contributo di un milione di euro a fondo perduto da destinare appunto alla sistemazione di Villa Venini. Ma per la riqualificazione completa dello storico immobile ci vorranno parecchi milioni. L’altra buona notizia è che il Tribunale in novembre ha ingiunto alla fallita società Tecno In, che avrebbe dovuto ristrutturare l’immobile, di risarcire il Comune con 1,7 milioni di euro.

 

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