Adelio Pivetta |
La Lega è uscita malamente dalle elezioni amministrative di ottobre, ma non si è abbattuta più di tanto. Infatti sta guardando avanti per superare il brutto capitolo elettorale che ha sancito l’esclusione del Carroccio dal consiglio comunale, poiché l’eletta Massimiliana Marazzini è espressione della coalizione e non già della Lega. Il gruppo più o meno storico è al lavoro per ricostruire la sezione insieme al commissario Giuseppe Sisti e rilanciare l’azione politica sia nell’immediato che nel medio-lungo tempo. Un impegno notevole, ma l’obiettivo è questo. Intanto Adelio Pivetta, silurato incomprensibilmente dai vertici extralocali alle vigilia della presentazione della lista, non si è adontato, anzi si è messo di buona lena a lavorare insieme agli altri per dare nuovo sprint e strategia politica alla Lega. E punta i riflettori sulla nuova situazione amministrativa che non trova granché cambiata rispetto a prima.
“I fatidici 100 giorni -osserva- sono trascorsi, ma in municipio non s’intravede niente di nuovo. Anzi molto di vecchio a cominciare dall’organizzazione burocratica dell’ente. A esempio sulla farmacia comunale il neo assessore Pisano si è dimenticato delle battaglie fatte quand’era all’opposizione e si è messo a dare continuità a quello che contestava stando dall’altra parte della barricata. Anche sulle vasche volano si è registrato un repentino cambio di opinione. I segnali che l’immobilismo sia il marchio di fabbrica della nuova amministrazione Re ci sono già. La giustificazione che in municipio hanno accampato, ossia i tanti problemi avuti in eredità, guarda caso è la stessa che per 6 anni ha ripetuto come un mantra l’ex sindaco Cipriani”. Pivetta vede all’orizzonte un’altra questione che reclama una soluzione. Quale? L’area feste. “La giunta -si chiede Pivetta– agirà in continuità con la precedente? Lascerà che il degrado avanzi tenendola chiusa o penserà di restituirla alla comunità?”.