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Cambiano gli inquilini del municipio, ma non il modo di governare. Infatti, stando a Sinistra di Sedriano, il metodo è uguale a prima e a dimostrazione di ciò indica il modus operandi per la realizzazione di una o più piste ciclopedonali, di cui il Comune è beneficiario di 500.000 euro. Sarebbe stata – attacca SdS– la grande opportunità per sperimentare una progettualità condivisa, attraverso un confronto con la stessa comunità che dovrebbe usufruirne. Ma, a suo giudizio, niente di tutto questo è accaduto, anzi progetto/i calati/imposti dall’alto, delegati a tecnici estranei/avulsi dal contesto cittadino. Trova che nessuna attenzione è stata riservata alle esigenze e aspettative dei fruitori finali. Nessuno ha chiesto il loro parere. Come mai, si chiede? Qual è l’esito, si domanda, di questa intenzionale dimenticanza? L’unica certezza, a suo dire, le due differenti e opposte ipotesi realizzative. L’amministrazione pentastellata ne prevedeva una periferica che avrebbe affiancato corso Europa. L’amministrazione Re starebbe pensando di realizzarla costeggiando tutto il percorso del canale Villoresi, dalla rotonda di via Papa Giovanni/via Magenta fino all’ex Statale 11. Non sarebbe una buona ragione, a suo parere, sentire i sedrianesi a meno che non li si consideri inadeguati o incapaci di giudicare? “L’interrogativo -puntualizza SdS– non è superfluo quanto d’obbligo chiedersi lo scopo e la finalità per cui si pone mano ad un progetto per la realizzazione di una pista ciclopedonale, interamente finanziata, a fondo perduto, dalla Regione Lombardia. Si sta parlando di una somma di mezzo milione di euro, corrispondente a un miliardo di lire. Si tratta pur sempre di soldi pubblici da impiegare con finalità di generale interesse ed utilità. Il pregevole intento è quello di incentivare una mobilità sostenibile, possibilmente e coerentemente attraverso una rete che colleghi razionalmente i relativi tratti realizzati dai singoli Comuni. Altro obiettivo importante -continua SdS– è quello di rendere le due ruote un ‘mezzo’ integrato con il sistema complessivo dei mezzi di trasporto, ad esempio treni e metropolitane. Certo esiste anche il tempo libero ed è innegabile quanto sia gradevole una ‘biciclettata’. Contemperare, con equilibrio, questi elementi è indispensabile. Poi rimane da valutare il come si realizzano. Le dimensioni ed i materiali contano. Metri? Illuminate? Asfaltate? Ombreggiate? Tutto avvolto dal riserbo, un riserbo in questo caso, quanto mai disdicevole. Nessuna nuova buona nuova! Ma è davvero così?”.

 

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