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Che sarà dell’area feste? Precipiterà ancor più nel degrado sino a disintegrarsi o la nuova amministrazione comunale interverrà per riqualificarla e restituirla all’utilizzo pubblico? L’interrogativo al momento resta aperto. Tuttavia se si scorre il programma nella versione integrale e uguale a quello presentato in municipio, pubblicato il 5 settembre 2021 sul profilo Facebook “Marco Re Sindaco di Sedriano”, con cui la compagine, guidata da Marco Re, ha vinto le elezioni non c’è traccia dell’area come se non esistesse. Un’omissione forse strategica per non focalizzare l’attenzione in piena campagna elettorale su un comparto che avrebbe potuto riaccendere vecchie polemiche e che la precedente amministrazione Cipriani aveva recintato nella semplicistica e assurda illusione che bastasse per rimuovere dalla scena politica l’ex sindaco Alfredo Celeste. Ma se tanto dà tanto, non sembra un buon viatico per i destini del compendio.

Tuttavia, oggi, con quasi davanti 5 anni di legislatura le valutazioni, tenendo conto della realtà effettuale,  potrebbero essere diverse e magari scrivere con il programma amministrativo, che presto sarà presentato in consiglio comunale, un’altra storia. Ma da quel che si è capito in municipio sono più interessati alla ristrutturazione di Villa Allavena, il cui progetto è stato ammesso al bando Città metropolitana per un importo di 2.125.000 euro che all’area feste. Intanto Celeste non molla sulla sua “creatura”, visto che l’area feste è stata realizzata dalla allora sua amministrazione. Non è casuale che lo scorso 28 gennaio, dopo circa 9 anni, Celeste insieme a Valentina Ceccarelli, grazie alla disponibilità dell’assessore ai lavori pubblici Maria Elena Caon e dell’assessore alla sicurezza Pinuccio Rigo, ha visitato gli interni della struttura. Ecco il suo racconto della raccapricciante realtà che gli si è materializzata davanti. “La prima sensazione -spiega Celeste– è stata di sgomento e sconcerto: le immagini parlano chiaro e raccontano degrado e abbandono. L’area era funzionante e frequentata dai sedrianesi fino al 2013 e prima i commissari,  ma, soprattutto, la giunta eletta dal 2015 e fino al 2021 la pongono in uno stato di abbandono e incuria, addirittura recintandola arbitrariamente e senza un valido motivo, impedendo ai cittadini di frequentarla, in aggiunta avventurandosi in cause legali perdenti che hanno solo fatto spendere oltre 600.000 euro dei denari sedrianesi tra soccombenza, periti, interessi e spese legali, con il risultato finale che vedete per questo é stata inoltrata una denuncia alla Corte dei Conti). Seguiremo con la nuova giunta, con grande spirito di collaborazione, un percorso condiviso che possa portare questa grande opera pubblica alla riapertura e al suo utilizzo”. Un danno che è sotto gli occhi di tutti a causa delle pretestuose azioni legali messe in atto prima dai commissari avviando una causa  senza che ci fossero le condizioni giuridiche e poi proseguita dall’amministrazione Cipriani per non essere da meno.


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